AltaRoma 2011: undici abiti da sera, Giada Curti p/e 2011

Doppio appuntamento per la giovane stilista Giada Curti che ha presentato il primo Febbraio la sua nuova collezione primavera estate 2011 all’inizio del calendario dell’Altamoda AltaRoma. La data coincideva con l’inaugurazione dell’elegante Atelier vicino Piazza di Spagna, dove si è svolto il défilé. Noi di Modalizer siamo andate a curiosare nella sua boutique sulla Rampa Mignanelli 12, per conoscerla meglio ed ammirare la nuova collezione.

Giada ci svela che le sue nuove creazioni nascono dopo un viaggio a Marrakesh e la visione del film il the nel deserto con le bellissime musiche di Sakamoto. I colori del deserto dominano infatti questa collezione: beige, sabbia, tortora, grigio che ritroviamo in parte anche nel suo Atelier. Undici abiti lunghi, scivolati, dalla mise di sera dove le trasparenze, gli spacchi vertiginosi e le scollature mettono in risalto l’idea di una donna audace, sensuale ed elegante come le dive degli anni ’20. Anche il trucco e la coiffure delle modelle confermano questo ritorno al passato e alle bellissime silhouette del cinema muto. I tessuti urilizzati sono pregiati e lavorati nei minimi dettagli: satin di seta, chiffon, pizzo, impreziositi da dettagli in cristallo, pietre etc, che Giada stessa ha applicato sugli abiti e lavorato con il suo stile romantico, audace e moderno. Creazioni che mettono in risalto la femminilità, apprezzate molto anche in Russia e negli Emirati Arabi dove sono previste delle aperture di altre boutique.

Dopo il debutto nel 2010 con una collezione colorata, ispirata al mondo di Alice nel paese delle meraviglie, il cui défilé iniziava controcorrente con l’abito da sposa, anche quest’anno la stilista ha dato un tocco personale allo show con un abito sorpresa. Una proposta con gonna voluminosa in tulle e corpetto in satin di seta, tortora, sul quale splendono le cifre, ricamate in Swarovski, della legge 612bis sullo stalking. Sulla cintura una pochette in seta ricamata, con dello spray urticante. L’attrice Elisabetta Pellini, che lo ha indossato, ha accolto con entusiasmo l’iniziativa affermando durante le prove: “Sono contenta che il mondo della moda si occupi di questo tema. E’ importante che ogni donna possa riprendersi la propria libertà e femminilità.”

Una moda che si fa portavoce della legge che punisce i molestatori” – sostiene la stilista – “Un modo per riflettere e far riflettere, perchè colpire una di noi è come colpire l’intero universo femminile. Anche la moda, può essere un mezzo per manifestare contro la violenza. Le donne non devono temere di osare con la loro femminilità. Ci possiamo sentire tutte più protette ricordando che esiste un’importantissima legge che tutela la nostra libertà e la nostra vita”.

Photos: Courtesy of Massimiliano Boni/Giada Curti