Fiera dei luoghi comuni, arriva la Miss Italia che legge almeno tre libri all’anno

concorso miss italia 2011 regole libri cultura

Il tentativo, probabilmente, è quello di ridare lustro e aria di novità a un concorso diventato un po’ obsoleto e a volte noioso. Gli organizzatori di Miss Italia hanno il merito di aver introdotto (ed era ora!) la taglia 44, seguendo il trend curvy che ultimamente si sta imponendo nel mondo della moda; si è anche deciso di eliminare le partecipanti con piercing e qualunque concorrente la cui bellezza è stata perfezionata dall’aiuto del bisturi e/o del botox.

Adesso arrivano anche le nuove, un po’ bizzarre, regole: Miss Italia deve leggere i quotidiani e almeno tre libri all’anno. Come se la cultura fosse questione di numeri e quantità di parole immagazzinate e, soprattutto, come se si desse per scontato che chi partecipa al concorso sia un’oca senza pensieri e opinioni e che, dunque, ci sia bisogno di una prova provata che ne certifichi l’intelligenza.

Purtroppo chi ha avuto la pensata di introdurre la regola della cultura orientata si è anche prodigato nel fornire un elenco di titoli consigliati, tra cui spiccano Anna Karenina, Madame Bovary, Orgoglio e Pregiudizio e Acciaio: tutto questo affinché l’aspirante reginetta di bellezza possa crearsi

un piccolo ma importante bagaglio culturale

Giunge nuovo che leggere una quantità predefinita di libri all’anno e almeno un quotidiano al dì possa essere un parametro scientifico e obiettivo per decretare il livello di cultura e intelligenza di una persona: lo è, piuttosto, scegliere di farlo in modo autonomo, consapevole e senza imposizioni o influenze di sorta.

Oltre a ciò infastidisce l’arroganza e la presunzione di chi pensa che le ragazze di Miss Italia, magari proprio perché bellissime come recita lo stereotipo, siano necessariamente vuote e un po’ ignoranti, tanto da dover creare una regola apposita perché si decidano a sfogliare un testo.

La forzatura di caricare il programma di contenuti (peraltro in modo discutibile) lascia inoltre perplessi: si segue una manifestazione come Miss Italia per pura evasione e fare del sano gossip, per parlare di frivolezze e passare con leggerezza un paio di serate regalando un po’ di gioia agli occhi guardando sfilare cento splendide e sorridenti bellezze italiche. Non si segue Miss Italia o qualunque altro concorso di bellezza aspettandosi di scoprire la nuova Margherita Hack o pretendendo che una delle concorrenti si metta a disquisire di filosofia hegeliana.

Anche se – e chi scrive ne è certa – tra le ragazze in gara ce ne saranno moltissime, se non tutte, in grado di sostenere discussioni di ogni genere senza bisogno che nessuno dica loro come, quando e con quali modalità crearsi una cultura e un proprio pensiero libero e indipendente.