Il fotoritocco che deforma: Candice Swanepoel con le spalle da culturista e Marisa Miller senza un braccio

Viktor PerlaVictoria Secret ha di nuovo abusato del suo caro e fedele amico photoshop presentando delle foto pubblicitarie, con quella che sarebbe la bellissima modella sudafricana Candice Swanepoel che sfoggia delle spalle da culturista e una mini cintura immaginabile solo ai tempi del corset.

Le critiche sono subito arrivate, l’uso eccessivo del photoshop non lo si giustifica a Victoria Secret, marchio che da sempre ha scelto le sue modelle per la loro straordinaria bellezza ma, se sono così belle, perché utilizzare il fotoritocco? Nonostante le modelle di Victoria Secret siano state scelte dopo una durissima selezione, solo le top riescono, la loro perfezione non è comunque abbastanza? VS vuole essere di più del di più continuando a cadere nel ridicolo, trasformando delle ammirate bellezze in mostri deformati.

Dall’altra parte è anche normale chiedersi: ma i fotografi non si rendono conto di cosa stanno presentando? Sembra proprio di no, certo non si più dire che abbiamo a che fare con grandi artisti. Solo qualche mese fa Marisa Miller per colpa del fotoritocco era rimasta senza un braccio sponsorizzando The Sexiest Polo, all’immediato diffondersi della notizia VS è stata obbligata a chiudere la pagina web durante alcune ore per impedire che si continuasse a diffondere l’immagine della ragazza mutilata dal fotoritocco.

La questione del fotoritocco è oramai un tema del quale si è parlato molto e Victoria’s Secret non è di certo la prima marca ad essere oggetto di polemica. Storica la campagna di Ralph Lauren con una modella magrissima per altro tristissima, le critiche furono così forti che il brand dovette scusarsi, poi vogliono far chiudere le pagine del facebook contro l’anoressia come se fosse da lì che partisse il problema. Pepsi ha ritratto una scheletrica Sofia Vergara per presentare la sua nuova lattina light come se la bevanda quasi avessi poteri magici snellenti e cosi via una lista senza fine.