Kerry Washington veste Moschino ai Glaad Media Awards 2012

In occasione della ventitreesima edizione dei “Glaad Media Awards”, l’attrice americana Kerry Washington ha indossato un abito in lana jacquard di Moschino. L’abito appartiene alla collezione autunno/inverno 2012-2013 della griffe italiana ed è uno splendido esempio di moda optical contemporanea, con il suo gioco cromatico di contrasto tra il bianco e il nero.


Con la parte di sopra leggermente sblusata e a vita bassa e il sotto abbastanza corto per mettere in evidenza le belle gambe dell’attrice diventata famosa con l’interpretazione di Della Bea Robinson, nel film “Ray” del 2004, incentrato sulla vita del cantante Ray Charles, è fresco e molto contemporaneo. Basic, ma elegante, l’importante è saperlo accessoriare bene. Kerry Washington, che è stata anche la protagonista femminile del film “Lei mi odia”, diretto dal grande regista Spike Lee e che Quentin Tarantino ha voluto nel cast del suo ultimo, attesissimo film, “Django Unchained”, ha scelto di indossare degli orecchini molto importanti, un paio di sandali neri col tacco alto per slanciare la sua silhouette e una divertente pochette a contrasto, color giallo, per rendere più funny questo look di Moschino altrimenti molto serio.

Con il suo make up deciso e i lunghi capelli corvini sciolti lungo le spalle, l’attrice americana era una delle più belle ospiti dei “Glaad Media Awards”, i premi annuali, creati nel 1990, assegnati dalla “Gay & Lesbian Alliance Against Defamation” a personaggi e produttori di musica, cinema e spettacolo per il loro contribuito nel dare un’immagine più veritiera e accurata della comunità LGBT (acronimo utilizzato per riferirsi a persone Lesbiche, Gay, Bisessuali e Transgender) e delle questioni che riguardano la loro vita.

Le candidature ad ogni singolo premio vengono decise da un team di oltre 80 esperti dei vari settori, che devono essere approvate dal consiglio direttivo del Glaad. In seguito, i vincitori vengono determinati tramite votazioni online dei circa mille iscritti all’organizzazione che difende l’immagine LGBT da strumentalizzazioni di carattere razzista e stupidi, quanto anacronistici stereotipi.