Milano Fashion Week, la pe 2012 di Gucci, Paola Frani e Alberta Ferretti

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Milano, nei giorni della Fashion Week, è più chiassosa, frenetica e glamour che mai. Capita spesso di vedere donne, alla fermata della metro, cambiarsi le scarpe e darsi un tocco di lipstck, il tutto con grande naturalezza e nonchalance.

E’ un contesto a volte surreale, in cui sembra che la gente faccia a gara per vestirsi il più possibile aderente alla moda vigente o, al contrario, volutamente anticonvenzionale, o ancora semplicemente in modo del tutto improponibile. Chi vi scrive, durante la sfilata Paola Frani, sedeva accanto a un’anziana signora dai tratti orientali letteralmente infagottata in una voluminosa pelliccia giallo canarino, nonostante le altissime temperature, abbinata a un cappellino verde pavone.

Ma in mezzo a questo fragore, spesso del tutto fuori luogo e a tratti ridicolo, c’è una voce che deve risuonare più forte del chiacchericcio senza significato, ed è quello dei designer che espongono le nuove collezioni primavera estate 2012. Vediamone le diverse interpretazioni di Gucci, Paola Frani e Alberta Ferretti.

Se per Paola Frani la fluidità e la leggerezza in accostamento ai naked colors e ai fluo sono l’imperativo, che dà vita a un ensemble a metà strada tra la modernità e lo stile hippie, per Gucci la donna sarà magnetica, profonda e sensuale. Anche il make up sfoggiato dalle modelle in passerella sottolinea queste differenze: per Frani nude look e corallo-arancio sulle labbra; per Gucci sensualissimi e carichi smokey eyes nero carbone.

Un modo di interpretare la donna completamente diverso: per Paola Frani e Alberta Ferretti un’icona di dolcissima sensualità rilassata, per Gucci un simbolo di femminilità urbana e frenetica, determinata anche nel suo potere di seduzione.

Pantaloni maschili a vita alta e con le pinches, dalla struttura a sigaretta, abbinati a giacchine o camicie in seta sui toni del verde ottanio, bianco e nero. Rigore e geometrie stilizzate, con punte di movimento asimmetrico, sono il fil de rouge della collezione pe 2012 di Gucci. Molto nero, a volte acceso da bagliori di senape o arancio bruciato; miniabiti movimentati da frange e strass e trasparenze la fanno da padroni.

Per Alberta Ferretti la primavera estate si declina a partire dal bagliore abbacinante del bianco per poi abbracciare tutte le tonalità dello spettro cromatico, ma sempre con una saturazione piena e decisa.  Si va dal fucsia intenso e scuro al nero carbone fino al verde smeraldo e ottanio, con incontri felicissimo con il delicato white code. Semplicità e purezza delle linee, qua e là movimentate da balze in seta e chiffon. Tessuti impalpabili e senza peso e strutture geometriche scivolate, per una donna moderna, sensuale e rilassata.