Parigi Fashion Week, la prima sfilata John Galliano senza Galliano

john galliano collezione p/e 2012 parigi fashion week

Ecco un esempio che ci mostra come, spesso, non è una presenza a fare notizia ma, al contrario, un’assenza.

E che assenza: parliamo del più geniale, irriverente, criticato e, da qualche mese, anche bannato stilista francese John Galliano. Gli amici di sempre continuano a sostenerlo e ad appoggiarlo come possono: vedi Kate Moss che nonostante lo scandalo, o proprio in virtù di esso, ha scelto di indossare una sua splendida creazione vintage per il matrimonio con Jamie Hince.

Ma il fashion business non lo ha perdonato e abbiamo visto, sulle passerelle di Parigi Fashion Week, un Christian Dior formalmente ineccepibile ma senza il tocco di genio che ha sempre caratterizzato Galliano. Che piacesse o meno quella fiamma c’era e, non di rado, divampava letteralmente. Bill Gaytten, suo assistente da anni, ha preso in mano le redini sia di Christian Dior sia della maison che porta il nome dello stilista banned.

Il risultato è, come abbiamo visto anche per Dior, impeccabile dal punto di vista formale: gli stilemi ci sono tutti e la cifra distintiva è quella a cui Galliano ci ha abituati, con una collezione dedicata a una donna raffinata, sensuale ma che ama i piccoli dettagli eccentrici e fuori dagli schemi.

Da Mary Pickford a Mary Poppins,dal cinema muto al sonoro

Questa è l’ispirazione per la primavera estate 2012: molti colori pastello e gli immancabili evergreen bianco e nero, con puntate di nuance cioccolato che giocano sulla variazione del tema cromatico dark.

Una collezione dall‘eleganza originale, portabile, moderna e anche versatile nelle linee, dai tessuti leggerissimi come lo chiffon, mousseline di seta e organza: femminilità nella struttura ariosa delle gonne a ruota abbinate a spolverini dal taglio maschile, portate con tacchi alti bicolor e calzini in seta alla caviglia.

Pants a la garçonne color celeste polvere abbinati al bianco di camicette iperfemminili e quadretti nelle gonne che carezzano il ginocchio. Abiti in tulle pastello dalle trasparenze discrete e mini abiti soffici come nuvole e fiabeschi come petali. Molti dei vestiti lunghi sono elaborati e ricchissimi nelle gonne tagliate di sbieco e nei corpetti che ne seguono la complessità ma ne spezzano il rigore del nero. Ma altrettanti hanno una struttura a sirena lineare e fluida, semplicissima, a cui si unisco il gioco di ricami e le trasparenze alternate a cristalli e perline.