Una robotica Lady Gaga sulla cover di Vogue Uomo di Gennaio

Una cover che non passerà di certo inosservata quella di Vogue Uomo per il mese di gennaio 2012. Una robotica, guerriera, e sensuale Lady Gaga immortalata in topless e in pose che lasciano spazio all’interpretazione e all’immaginazione. Nella foto l’artista che indossa una giacca Yves Saint Laurent, pantaloni Chanel e cappello Philip Treacy, è stata fotografata dalla coppia di artisti Inez Van Lansweerde e Vinoodh Matadin.

Bianco e nero, i colori degli scatti, essenziali, eleganti, a sottolineare il mondo dei contrasti di cui Lady Gaga fa parte. Non è la prima volta che vediamo l’artista immortalata su una copertina di Vogue. Forse ricorderete la cover dell’edizione giapponese di Vogue Uomo a cura di Terry Richardson.

Criticata, amata, Lady Gaga è sicuramente un genio della comunicazione che continua a far parlare di sè e attirare giudizi di ogni tipo da parte dei critici d’arte, fotografi, artisti, filosofi, giornalisti  che si sforzano di interpretare le sue trovate, le sue performances etc. Ma come insegna Benedetto Croce il dominio dell’arte è quello dell’intuizione dell’individuale e dell’immagine fantastica, una sfera diversa da quello della logica o della scienza, che procedono per elaborazione di concetti, costruzione di classi, astrazioni, ordinamento di fatti.

Personalmente apprezzo questi scatti sia per il look scelto elegante ed essenziale, sia per le immagini, sensuali, ma allo stesso tempo poetiche. Fanno pensare a una danza dell’uomo con le macchine, simbolo di una tecnologia con cui la nostra generazione è sempre più in simbiosi.

Vi riporto inoltre l’opinione del critico d’arte italiano Francesco Bonami che ha definito Lady Gaga una scultura che canta, il cui corpo non è un territorio da conquistare, ma un palcoscenico per nuovi set da installare.