Prada diventa fur-free, stop alle pellicce

Era ora: anche Prada dice basta alle pellicce ed entra a far parte della famiglia fur-free. 

Il gruppo del lusso ha annunciato che le pellicce spariranno dalle collezioni donna della primavera/estate 2020 e che non verranno più utilizzate pellicce animali per realizzare nuovi prodotti. 

Una decisione che è stata annunciata in collaborazione con la Fur Free Alliance, la Ffa, che riunisce oltre 50 organizzazioni in più di 40 paesi, e che rappresenta il frutto di un lungo dialogo e complicato dialogo fra il Gruppo, Ffa, Lav e The Humane Society of the United States.

PETA, la nuova testimonial contro le pellicce è Penelope Cruz

Facci felici, non indossare pellicce”.

Questo il claim che accompagna la nuova campagna della PETA, People for the Ethical Treatment of Animals, contro l’uso delle pellicce che ha scelto il volto e l’impegno di Penelope Cruz.

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L’attrice spagnola, premi Oscar, è ritratta insieme a un gatto rosso a sostegno della battaglia dell’associazione in difesa dei diritti degli animali. Per l’attrice spagnola, da sempre attiva a sostegno della campagna anti-pelliccia, si tratta della seconda volta come testimonial per la PETA visto che aveva posato per un’altra campagna nel 2012.

vessare pelliccia

Pellicce, anche Furla e Versace dicono stop

Le pellicce diventano finalmente fuori moda: alla lunga lista delle aziende che hanno detto addio alla pelliccia abbracciando il no fur, si aggiungono anche Furla e Versace, praticamente nelle stesse ore. 

vessare pelliccia

Il Gruppo Furla ha annunciato il suo imminente impegno a rinunciare all’utilizzo della pelliccia animale nelle prossime collezioni: la rivoluzione partirà presto, a partire dalla Cruise 2019, che arriverà negli store da novembre 2018.

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Pellicce, VF Corporation diventa fur free

Le pellicce vere? Sono decisamente fuori moda: dopo la rinuncia epocale di Gucci arrivata qualche settimana fa, anche la VF Corporation, leader mondiale nel settore dell’abbigliamento, calzature e degli accessori di marca, ha aderito al Fur Free Retailer Program in vista della partnership con la Fur Free Alliance, la coalizione internazionale di 43 organizzazioni per la protezione degli animali.

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La VF Corporation è proprietaria di oltre 20 popolari marchi, tra cui Vans, Timberland, Wrangler, Lee, Napapijri, The North Face e ha deciso di convertirsi alla produzione etica rinunciando ufficialmente all’utilizzo di materiali di origine animale: i suoi marchi non useranno mai più pelliccia animale, lana da conigli d’angora o pelli provenienti da animali esotici.

elisabetta canalis peta video manifestazione

Elisabetta Canalis in piazza a Milano a sostegno di Peta e contro il mercato delle pellicce

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Yakutsk, Russia, circa 450 km dal Circolo Polare Artico: alcuni anni fa il termometro, in questa città di circa 200 mila abitanti,  ha toccato punte record di -63 gradi. In media si viaggia attorno ai -45 gradi, temperature considerate normalissime in gennaio. In questi casi, per proteggersi da un gelo simile, c’è davvero poco da fare: le pelli animali sono le uniche in grado di consentire un riparo termico che preservi dal congelamento delle membra. Parliamo di sopravvivenza.

Perché abbiamo introdotto l’articolo parlando di una cittadina dal nome, per noi, impronunciabile? Perché, nella vita, non ci sono verità assolute e certezze incrollabili e ciò vale anche per pellicce, che nella maggior parte dei casi e delle città del mondo non è che un vero e proprio feticcio inutile, spesso di cattivo gusto e, soprattutto, fonte di crudeltà inimmaginabili. Se a Yakutsk indossarne una rappresenta vera urgenza fisica, a Roma o a Napoli o a Los Angeles è un mero sfoggio di lusso.

Heart&Fashion: a Roma sfila l’iniziativa benefica

Torniamo a parlare di Heart&Fashion, la serata charity all’insegna della moda che ha visto l’incantevole location The Westin Excelsior di Roma di via Veneto 125 trasformarsi in un palcoscenico esclusivo per un’azione benefica. in favore della Fondazione ASRALES Onlus che supporta la ricerca della cattedra di reumatologia del policlinico Gemelli dell’Università Cattolica di Roma, che fa capo al Prof. Gianfranco Ferraccioli.

Una serata emozionante, all’insegna dell’impegno sociale e della promozione del Made in Italy con le creazioni del talentuoso stilista emergente Nino Lettieri, enfant prodige della haute couture italiana, che ha presentato dieci creazioni red carpet, dalle forme geometriche, realizzati con tessuti con fiori a rilievo ton sur ton, la raffia in oro e nero, piccoli volants di pelle traforata, sua testimonial la Top Model Youma Diakite.

Heart&Fashion: serata di beneficenza a favore della Fondazione ASRALES


Molto più di una sfilata. Un vero fashion show vi attende lunedì 14 novembre nei saloni dell’Excelsior, il mitico hotel della Dolce Vita, dove la maison Bertoletti 1882, nota per i suoi capi dal design eclettico e sontuoso, manderà in passerella dieci capi dall’allure raffinata e moderna. Durante la serata Heart & Fashion organizzata dalla consulente d’immagine Simona Travaglini a favore della Fondazione ASRALES Onlus, sfilerà una selezione speciale dei capi dell’ultima collezione autunno inverno 2011 2012 della maison Bertoletti 1882.

Tra volpi, visoni, cincillà e zibellini, lo spirito della Dolce Vita, con la sua joie de vivre e il suo innato glamour, rivivrà in chiave contemporanea grazie a modelli pensati per una donna che ama giocare con volumi, tagli e proporzioni e soprattutto con i colori, per reinventarsi ogni giorno. Non più status symbol borghese, oggi la pelliccia conquista per il suo design innovativo che ne fa il capospalla per eccellenza di una clientela cosmopolita e all’avanguardia che ama distinguersi con dettagli deluxe assolutamente sublimi.

manifestazioni PETA e animalisti contro l'uso dei pellami e delle pellicce nella moda

Manifestazioni animaliste contro l’uso delle pellicce e dei pellami

manifestazione PETA 4 agosto New York contro l'uso dei pellami

E’ ormai storia vecchia: i designer continuano a sfornare modelli sempre più lussuosi e rari di pellicce e gli animalisti proseguono nella loro campagna contro l’uso delle animal fur senza soluzione di continuità. Ormai non fa più nemmeno notizia, la lotta è diventata una prassi. E le due parti, spesso, sembrano non ascoltarsi.

L’industria delle pellicce è dominata da una logica senza scampo e senza cuore, quella del profitto, basata sul principio che il lusso si rivolge ai ricchi, questi ultimi sono (parlando in termini economici) big spender e di conseguenza non si può non far spendere poco a una categoria simile: un big spender è disposto a pagare tanto, tantissimo, è un diritto che non gli si può negare.

E così i designer si industriano come possono: macchine tempestate di svarovski, vestitini per cani impreziositi da diamanti, scarpe con tacco in platino. E pellicce, che sono uno dei simboli per eccellenza della ricchezza ostentata.