Versace adv p/e 2013: eros e mitologia per una moda senza tempo

Epica, scultorea e mitologica: è la nuova campagna stampa della collezione uomo e donna primavera-estate 2013 firmata Versace. Come già i capi e gli accessori presentati a Milano durante l’ultima fashion week, così strong & fetish, che evidenziavano un culto del corpo esasperato al punto da ricordare non poco gli eccessi degli anni Ottanta dedicati all’edonismo più sfrenato, anche la campagna stampa, realizzata da Mert Alas e Marcus Piggott, è volutamente eccessiva e consacrata al ritorno dei grandi codici visivi della maison della Medusa.

L’ultima collezione p/e 2013, infatti, attinge a piene mani all’archivio rock & bondage delle collezioni disegnate da Gianni Versace a cavallo tra gli anni Ottanta e inizi anni Novanta in cui le forme esasperate e la plasticità dei corpi, ispirata allo stilista dalla sua grande passione per la Magna Grecia e, in particolare per la sua scultura e decorazione corinzia, mostravano in passerella moderni dei e sacerdotesse di un Olimpo di stanza a Miami e Milano, le due capitali del cuore di Gianni Versace.

Più di vent’anni dopo ecco tornare, prima in passerella e poi nell’adv p/e 2013, eroi ed eroine dal corpo scolpito ed esibito, fasciati in abiti dai dettagli gold, con il famoso decoro delle greche che tornano a ornare, proprio come un fregio classico, i nuovi capi ed accessori della maison. Protagonisti assoluti di questa campagna stampa così voluttuosa e potente sono tre top model d’eccezione: Kate Moss, Daria Werbowy e Joan Smalls, ritratte insieme agli iconici Edward Wilding, Kacey Carring e Veit Couturier, dal fisico scultoreo così lontano dall’efebico modello che sembrava dominare ultimamente le passerelle maschili.

Ogni scatto è costruito come un quadro e ha una notevole potenza visiva. Gli abiti indossati dalle tre top model sono iperfemminili, sexy e glam e, pur nella sua modernità, questo adv sembra un caloroso omaggio alle campagne stampa create da Richard Avedon per Gianni Versace quando l’alchimia tra i due creò immagini corali e mitologiche con protagoniste tutte le più grandi dive delle passerelle di quegli anni, in pose plastiche e accademiche. Solo la saturazione dell’immagine è cambiata: i colori delle foto sono più decisi e alle spalle dei protagonisti uno strano buio sembra essere calato, una notte seducente che rende questa campagna così potente e ammaliante.

Photo Credit | Vogue