Missoni: l’arte di fare moda – seconda parte

Oggi conosceremo la seconda parte della vita della Maison di moda italiana Missoni, esattamente quella che va dal periodo 1960/70.

Dal 1960 al 1970
La moda Missoni inizia a comparire sulle riviste di moda, cambiano il laboratorio attuale in uno più grande, usano le macchine da cucito Rachel per creare fantastici abiti molto colorati e leggeri ed iniziano a sperimentare il rayon–viscosa che, diventerà poi, una delle loro fibre preferite. Dal 1965 in poi, grazie alla giornalista Anna Piaggi (la prima giornalista che si interesserà al loro operato stagione per stagione seguendo le loro collezioni), i due, diventano sempre più importanti. Sempre in quell’anno, precisamente in un loro viaggio a New York, conoscono Emmanuelle Kahn (stilista freancese) proponendogli una collaborazione.

Missoni: l’arte di fare moda – prima parte

Questa settimana per la rubrica stilista famoso vi porterà a conoscere più da vicino il genio dei tessuti e dei colori: Ottavio Missoni.

Periodo 1921 sino al 1939
Ottavio nasce nel lontano 1921 a Ragusa, dalla Contessa Teresa de Vidovich e dal Capitano”de mar” Vittorio. Durante la sua infanzia, si trasferisce a Zara e studia a Milano e Trieste. Il suo amore per lo sport lo porta a dedicarsi quasi totalmente solo a quello. Nel 1937 Ottavio Missoni, entra a far parte della Nazionale Italiana di atletica leggera. Nel 1939, diventa Campione Italiano sui 400m, a Vienna diventa Campione Mondiale Studentesco.

Missoni, tappeti e arredi del suo Hotel sanno di casa

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A molti piace viaggiare, ma non tutti sono disposti a rinunciare al senso di calore e ospitalità che spesso manca negli hotel di charme. Un’esigenza, quella di respirare il fare della libertà domestica, che ha sentito anche una grande della moda come Rosita Missoni.

Rosita e Tai Missoni, che di viaggi ne sanno parecchio, hanno deciso di concentrarsi proprio su questo senso di familiarità, e hanno curato in ogni dettaglio l’arredo del loro nuovissimo Hotel Missoni a Edimburgo.