Cappelli autunno inverno 2011 2012: la bio-collezione di Luca della Lama


Avete presente quelle odiosi shopper biodegradabili in amido di mais che si disintegrano a due metri dalla cassa? Avreste mai pensato che invece, sempre dal mais, si ricava un nylon impermeabile e biodegradabile? Quella che può sembrare una contraddizione è invece un un tessuto esclusivo delle tante fibre naturali con cui vengono realizzati i cappelli di Luca della Lama.

Non a caso vengono quindi definite bio-collezioni: si fa dalle lane quali l’angora, il cashmere, lo shetland, alle curiosissime ed esotiche fibre di bamboo, canapa, kapok, banano, ortica la seta e il sughero, solo per citarne alcuni.

Sete di Jaipur: tessuti naturali e preziosi

Conoscete il brand Sete di Jaipur? Nonostante il nome e il mood che ispirano ambientazioni esotiche, questo brand è italiano: nasce nel 1995 con una collezione di sciarpe fino ad ampliare la gamma proposta con una linea di abbigliamento, di calzature e pelletterie, oltre a una linea maschile di sciarpe.

Dal 2008 l’assetto aziendale si è evoluto fino a diventare una società. Ed è in questo periodo che si aprono per Sete di Jaipur nuovi mercati: In tutta Europa, negli Stati Uniti, in Giappone e in Australia. I punti di forza di questo brand riguardano la ricerca e l’impiego di fibre naturali unita a una lavorazione artigianale che non preclude ne alla tradizione ne all’innovazione.

NVK DayDoll, collezione d’intimo in Modal slow fashion


Si chiama slow fashion ed è la moda che per antitesi si contrappone al fast fashion, ovvero la moda fine a se stessa, curante solo dell’estica e del voler apparire a tutti i costi. Ma se slow fashion è sinonimo di comodità non necessariamente rinuncia al design e dalla voglia di vestire le donne.

E’ da questo concetto che è partita Natasha Calandrino Van Kleef che con il progetto NVK Daydoll ha voluto creare la sua prima collezione intimo rispettando una filosofia di produzione attenta all’ecologia e all’ecosostenibilità.