Settimana della moda a Milano, cosa cambia rispetto al solito programma?

Da domani 14 gennaio prenderà il via la settimana della moda a Milano dedicata alle novità dei brand legate al mondo maschile.

Rispetto però a quanto annunciato a dicembre, dove la situazione epidemiologica a Milano era nettamente più sotto controllo, ci saranno dei cambiamenti per quanto riguarda la programmazione di eventi e sfilate.

moda sfilate

Come cambia la settimana della moda a Milano?

In primis, per chi ha pensato di realizzare le sfilate dal vivo in passerelle è necessario presentare il super green pass ed indossare la mascherina ffp2. Chiaramente sono state dimezzate le sedute, ci sarà la distanza di sicurezza da mantenere per tutti coloro che potranno assistere a queste sfilate che avranno luogo durante la settimana della moda a Milano. Vediamo quali sono stati i vari cambiamenti apportati al programma previsto per questa settimana modaiola milanese. Innanzitutto le sfilate da 23 scendono a 16 e non sarà presente Giorgio Armani ed il suo brand Emporio.

Altri hanno seguito il suo esempio come Msgm di Massimo Giorgetti che ha optato per la versione digital e JW Anderson che ha fatto la stessa scelta. Minima variazione invece per quanto riguarda le presentazioni che da 24 previste passano a 22, mentre sono praticamente raddoppiati gli eventi digital, inizialmente dovevano essere solo 9, invece ne saranno ben 18. Si aggiungono poi anche 7 eventi, per arrivare ad un totale di 53 brand e 60 appuntamenti.

Le sfilate che saranno dal vivo e quelle digitali

Come però accennato in precedenza non mancheranno di certo le sfilate dal vivo per questa settimana della moda a Milano dedicata esclusivamente agli uomini. Saranno infatti garantite dai brand Zegna, Dsquared2, il giovane Federico Cina, Fendi, Dolce&Gabbana, Philipp Plein, Etro, Prada, Kway, più le new entry delle giovani griffe. Carlo Capasa, il presidente della Camera nazionale della moda, ha spiegato come tutti si siano preparati al meglio per affrontare questa settimana della moda milanese in totale sicurezza, anche perché parliamo di un settore che in Italia risulta essere la seconda industria più importante e deve continuare ad andare avanti al meglio anche in situazioni di emergenza come quella che stiamo vivendo.

Oltre chiaramente a questi cambiamenti apportati all’intero programma modaiolo milanese, tutto ciò che ha sempre fatto da cornice a quest’evento non sarà concretizzato. Ciò significa che non ci saranno feste esclusive, in una situazione in cui Milano sta vivendo il picco dei contagi da Covid-19. Tutto sarà quindi svolto in massima sicurezza, non sarà la consueta settimana della moda a Milano, mancheranno tantissimi turisti, le strade non saranno piene, i ristoranti affollati, ma l’evento si farà.