vivienne westwood paris fashion week 2012 inverno 2013 spalline anni ottanta

Paris Fashion Week 2012: la donna-guerriera di Vivienne Westwood

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A cominciare dalla sposa, così poco ‘aggraziata’ nel senso normale (o banale?) del termine, capisci che è lei, Vivienne Westwood, la monellaccia della moda, lo spirito indomito che ha fatto la rivoluzione del punk e che ogni giorno della sua vita continua a essere l’ultima barricadera, a dettare ancora le regole del gioco della trasgressione (ma l’unica sposa indossabile l’ha fatta, marchettamente, per il film “Sex and The City”? mah…).

Eclettica, sognante, idealista. Di Vivienne amiamo il fatto di aver visto una rivoluzione sgretolarsi, calpestata dallo spirito borghese che tutto anestetizza e fa proprio, creando cloni meno innocui dell’originale (non è stato così anche per il rock’n’roll, per il grunge, per l’hip hop?). Vivienne Westwood non si è mai piegata a nulla e in questo risiede non solo il segreto della giovinezza della sua anima e della sua arte, ma anche la capacità di capire questo tempo pazzo che viviamo e dargli un volto. Secondo l’ultima collezione autunno/inverno 2012-2013, presentata con successo alla Paris Fashion Week, sono tornate le volumetrie degli anni Ottanta, gli anni di panna.

kenzo givenchy galliano paris fashion week 2012

Paris Fashion Week: le più belle sfilate della sesta giornata

kenzo givenchy galliano paris fashion week 2012

Davvero eccentrica, divertente, portabilissima e caratterizzata da stampe fantasia a contrasto con colori acid-pop, la nuova collezione Kenzo, presentata ieri, durante la sesta giornata della Paris Fashion Week, è un riuscitissimo mix tra codici occidentali e japanese grazie al fiuto dei due direttori creativi della maison, Humberto Leon e Carol Lim di “Opening Ceremony, concept store che dal 2002 detta legge a Manhattan, e non solo, in fatto di tendenze. Leon e Lim hanno sostituito degnamente l’ex direttore artistico della maison Kenzo, Antonio Marras e la collezione è un tripudio di minidress colorati, lunghi cappotti di velluto, tati romantici cappelli a cuffia (sul modelli di quelli già visti in passerella da Dior e da Lanvin) e pants a vita alta che si aprono larghissimo sul fondo, molto couture.

Ieri ha sfilato anche la linea John Galliano, naturalmente non disegnata dal mirabolante genio della moda, ma dal solito Bill Gaytten, lo stesso che lo ha sostituito da Dior e che non ha trovato nulla di meglio per il prossimo inverno che cercare riparo in un’ispirazione quasi alla “Pirati dei Caraibi” con donne pronte all’arrembaggio con mantelle asimmetriche, trench couture e bizzarri cappellini con piume. Nulla che il vero John avrebbe mai disegnato, almeno non così banalmente.

rykiel westwood viktor & rolf vionnet paris fashion week

Paris Fashion Week: le più belle sfilate della quinta giornata

comee des garcon cacharel gaultier paris fashion week autunno inverno 2012 2013

Un incanto di colori pastello e di abitini bon ton la nuova collezione autunno/inverno 2012-2013 di Cacharel che ha sfilato ieri durante la quinta giornata della Paris Fashion Week. Tra i trend, già rilevati in moltissimi brand, anche a Milano e venerdì anche a Parigi da Dior l’uso del cappello e, in particolare, l’uso della cuffietta, in cachemire e panno che avvolge il viso regalandogli un’allure rètro di incredibile bellezza. Un touche di estrema classe di cui siamo già innamorate…Sarà uno di must have assoluti del prossimo inverno, insieme alla pelliccia, vero asso piglia tutto, e alla pelle che perde il suo alone fetish e diventa solo un materiale grintoso e sexy che accentua la sensualità, ma non la sessualità di chi la indossa. Si fa femminile ed è una grande novità. Da Cacharel per il resto deliziosi cappottini, grandi fiocchi e stampe: il guardaroba perfetto per chi ama sentirsi ladylike con un pizzico di originalità, come i collant super coprenti abbinati a sandali in colori pop.

Tutt’altra musica da Comme des Garçons che se non altro ha sempre avuto il merito di non tradire mai la sua estetica e di essere davvero un modello per chi vuol sperimentare nella moda nuove silhouette, volumi inediti. Non c’è nulla di scontato in questa collezione e nemmeno voglia di stupire, solo il gusto irrefrenabile per il design tout court che noi, ovviamente, promuoviamo a pieni voti e suggeriamo alle più curvy, stanche del body fascism delle taglie skinny da anoresiche, di guardare a questo brand con rinnovato interesse perché, accessoriato, come si deve un abito Comme des Garçons è il massimo dello stile, anche se gli abiti burka floreali sono alquanto inutili e discutibili…