Paris Fashion Week: le più belle sfilate della quinta giornata

comee des garcon cacharel gaultier paris fashion week autunno inverno 2012 2013

Un incanto di colori pastello e di abitini bon ton la nuova collezione autunno/inverno 2012-2013 di Cacharel che ha sfilato ieri durante la quinta giornata della Paris Fashion Week. Tra i trend, già rilevati in moltissimi brand, anche a Milano e venerdì anche a Parigi da Dior l’uso del cappello e, in particolare, l’uso della cuffietta, in cachemire e panno che avvolge il viso regalandogli un’allure rètro di incredibile bellezza. Un touche di estrema classe di cui siamo già innamorate…Sarà uno di must have assoluti del prossimo inverno, insieme alla pelliccia, vero asso piglia tutto, e alla pelle che perde il suo alone fetish e diventa solo un materiale grintoso e sexy che accentua la sensualità, ma non la sessualità di chi la indossa. Si fa femminile ed è una grande novità. Da Cacharel per il resto deliziosi cappottini, grandi fiocchi e stampe: il guardaroba perfetto per chi ama sentirsi ladylike con un pizzico di originalità, come i collant super coprenti abbinati a sandali in colori pop.

Tutt’altra musica da Comme des Garçons che se non altro ha sempre avuto il merito di non tradire mai la sua estetica e di essere davvero un modello per chi vuol sperimentare nella moda nuove silhouette, volumi inediti. Non c’è nulla di scontato in questa collezione e nemmeno voglia di stupire, solo il gusto irrefrenabile per il design tout court che noi, ovviamente, promuoviamo a pieni voti e suggeriamo alle più curvy, stanche del body fascism delle taglie skinny da anoresiche, di guardare a questo brand con rinnovato interesse perché, accessoriato, come si deve un abito Comme des Garçons è il massimo dello stile, anche se gli abiti burka floreali sono alquanto inutili e discutibili…


rykiel westwood viktor & rolf vionnet paris fashion week

Da Vionnet, maison resuscitata dal gruppo Marzotto e da Madonna che alla Mostra del Cinema di Venezia per la prima del suo ultimo film “W.E” ha indossato un long dress con stampa a farfalla, niente di interessante, solo qualche abitino, in pelle giusto per seguire il trend e qualche capospalla classico, tutto il resto è noia…Da Jean Paul Gaultier si passa, in un climax avvincente, da tranquille mise da giorno a psichedeliche creazioni in cui il gusto per le stampe caleidoscopiche del geniale stilista si fonde con pellicce di volpe finemente lavorate, sia come dettaglio, che come capospalla venato da mill sfumature. Di grande impatto visivo, un pret à portèr ricco e sontuoso che ha convinto proprio tutti.

Da Sonia Rykiel, famosa per la sua maglieria e il suo stile trasgressivo, tutto è annacquato in una collezione inutile che potremmo trovare ai grandi magazzini, senza verve, senza un guizzo di originalità che giustifichi la messa in produzione di questa linea che può piacere solo a chi adora vestire classico nel senso più banale del termine.

Ma grazie al cielo esistono geni visionari come Viktor & Rolf, il duo olandese che propone pellicce couture, abiti trasparenti con inserti di visone e jumpsuit di velluto così Seventy, di un’allure e di un’eleganza straordinaria. Collezione sublime. 10 e lode. Interessante, infine, e come potrebbe non esserlo?, la collezione di Vivienne Westwood che gioca con spalline più che anni Ottanta che, saranno i corsi e i ricorsi della storia, francamente non dispiace guardare e indossare. Sono davvero tornate di moda! La donna Westwood è come sempre una romantica virago che gioca con asimmetrie, drappeggi e colori cangianti che mostrano quanto il pret aà portér possa trasformarsi in demi couture se un designer lo vuole. Non centra nulla la produzione in serie: in serie si possono produrre anche capolavori come quelli proposti da Viktor & Rolf e da Vivienne Westwood che noi fashionisti , sentitamente, ringraziamo di esistere. Merci!