Bata ritira scarpe tossiche dal mercato

Bata, la famosa griffe svizzera di calzature e abbigliamento outwear e casual, è incappata in questi giorni in una spiacevole vicenda che ha causato un grande allarme tra i suoi clienti. Ha dovuto, infatti, ritirare dal mercato quattro modelli di scarpe perché tossiche e potenzialmente cancerogene al contatto con la pelle del piede.

La vicenda ha destato notevole scalpore perchè Bata è famosa per l’alta qualità delle sue creazioni e finora sul mercato ha sempre goduto di una reputazione di ferro. Ora l’azienda svizzera punta ad arginare lo scandalo sottolineando che si tratta di un caso isolato che riguarda solo quattro modelli di scarpe, ma la vera entità di una presunta intossicazione che potrebbe aver procurato ai suoi clienti resta tutta da verificare. Intanto cresce l’allarme per la salute via via che affiorano nuovi dettagli.

Test effettuati nella Svizzera italiana e a Como dalla rubrica per la difesa dei consumatori hanno, infatti, rivelato la tossicità della reazione chimica che si verrebbe a creare dal contatto prolungato della pelle della calzatura contaminata con il sudore del piede. Da qui la decisione presa qualche giorno fa da Bata di ritirare dagli scaffali alcuni modelli accusati di contenere tracce di cromo 6, un prodotto altamente tossico e cancerogeno che serve a conciare le pelli. Secondo Bata le tracce rinvenute di cromo 6 non presentano alcun rischio perché i tassi di presenza di questo prodotto sarebbero, secondo test privati effettuati internamente all’azienda, decisamente inferiori ai limiti internazionali ammessi.

Intanto, però, per precauzione sono già quattro i modelli che Bata ha ritirato dal mercato e a tutt’oggi non è dato sapere di che modello si tratti e se faceva parte della scorsa collezione invernale ormai in saldo o di quella nuova estiva appena arrivata nei negozi. L’Unione Europea non ha disposizioni specifiche sulla presenza ammessa di Cr VI nelle calzature, fatta eccezione per 2 casi: un limite obbligatorio per legge di 10 mg/kg di Cromo 6 nelle calzature per uso professionale e un limite volontario, ma non necessario di 10 mg/kg nelle calzature che intendono ottenere il marchio Ecolabel.

Questo in linea generale perchè, in realtà, ogni paese si autodisciplina come vuole, infatti, in Germania le calzature devono rispettare un limite massimo di 3 mg/kg di Cromo 6, mentre in Italia non è indicato il tetto massimo.

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