Emanuel Ungaro, collezione primavera estate 2010

ungaro13

Chi su questo Blog aveva accolto con scetticismo la notizia della nomina di Lindsay Lohan come nuovo Direttore Artistico per Emanuel Ungaro (clicca qui per leggere l’articolo) ha avuto presto conferma al quinto giorno della settimana della moda parigina nel primo grande appuntamento per Lindsay.

La riprova di quanto detto è nell’eco pressoché unanime degli addetti stampa e comunicatori, più o meno clementi nel considerare qualche giustificazione:

Quando la Lohan è uscita dal backstage aveva le lacrime agli occhi, ed è facile intuire il perché. Il fashion world era compatto nel gettare fango sulla collezione fin da quando è stata annunciata, e sfortunatamente, gli abiti non hanno fatto smentito le basse aspettative.

Los Angeles Times

Avrebbero dovuto dedicare quel tempo per ogni singolo capo.
La cosa più carina che posso dire è che ci hanno provato che comunque ha anche segnalato anche qualche pezzo ben fatto – Il blazer sartoriale di paillettes ha un aria da Studio 54 mentre l’uso del fucsia rimanda al dna della maison. E le scarpe e le borse non erano affatto male.

Telegraph

Una collezione di cuori ma senza anima che non è abbastanza interesse delle giovani ragazze che possono trovare questi pezzi un po’ dappertutto.

New York Times

Il risultato della collaborazione tra la Archs e la Lohan non sarebbe stato nemmeno tanto male ma sfortunatamente per loro Dries Van Noten ha sfilato poche ore dopo. Gli abitini microscopici di Ungaro non potevano certo reggere il confronto con la sua stupenda collezione.

Washington Post

Se Mounir Moufarrige, il presidente di Ungaro, ha assunto la Lohan il cerca di pubblicità l’ha trovata: i fotografi erano il doppio del solito. Ma ci preoccupa la signora Archs, designer di Barcellona che ha studiato alla Central Saint Martins di Londra e ha lavorato con Hussein Chalayan, Nina Ricci, Emilio Pucci e Prada. Come si sarà trovata tra cuoricini da adolescente e abiti da discoteca?

Wall Street Journal

E’ nostro parere aggiungere che per quanto non esista sfilata davvero inguardabile, è pur vero che dietro ognuna di essa c’è un’alchimia di formule creative portatrici di un messaggio da comunicare, che in questo caso manca di qualsiasi contenuto.

Quella che è mancata è stata una seria e riflessiva pianificazione delle capacità potenzialmente valide di Estrella Archs e Lindsay Lohan, che a parte qualche abitino “carino”, non sono riuscite a esprimere.

Adesso sarà interessante attendere la risposta dei vertici della Emanuel Ungaro per correre ai ripari a una situazione già da tempo critica per il futuro della maison.