Roberto Cavalli contro Giorgio Armani e i suoi privilegi da reuccio

Ogni anno la maison Roberto Cavalli chiude le sfilate milanesi insieme con Giorgio Armani. Non quest’anno però. Armani ha deciso di anticipare di un giorno la sua sfilata a cui seguirà poi una mega festa e questa mossa allo stilista fiorentino non va proprio giù.


Dal suo blog Roberto Cavalli lancia accuse al vetriolo sia al da lui soprannominato “reuccio”, Giorgio Armani, a cui tutti si inchinano da troppo tempo, assecondandone capricci e desideri, e sia alla Camera nazionale della moda Italia (Cnmi), a cui è inutile dare decine di migliaia di euro d’iscrizione ogni anno visto che non difende i suoi stilisti. Le sfilate di Milano Moda Donna si terranno dal 19 al 25 settembre e secondo Cavalli la Cnmi avrebbe dovuto impedire a Giorgio Armani di cambiare il giorno della sua sfilata perché così facendo l’ha lasciato da solo a sfilare in chiusura insieme ad altri nomi non al suo livello di fama internazionale come Normaluisa, Luisa Beccaria, il decaduto Gianfranco Ferrè.

Ciò che Cavalli teme è che la grande stampa internazionale, che dopo Milano dovrà seguire la fashion week parigina che inizia immediatamente dopo, non assista alla sua sfilata e consideri concluse le sfilate milanesi con la sfilata e il mega party di Giorgio Armani. Per Roberto Cavalli la presenza di Armani avrebbe convinto molti giornalisti stranieri a restare a Milano e non partire in anticipo per Parigi. Il che purtroppo è vero. Molti stilisti subiscono questa sorte ingrata solo perché sfilano l’ultimo giorno quando ormai la stampa che conta se n’è andata.

Secondo Cavalli la Camera nazionale della moda italiana è schiava dei capricci di Armani che tutto può, mentre tutti gli altri stilisti ricevono molte meno attenzioni e cautele. Sempre sul suo blog Cavalli si interroga sul da farsi: restare in calendario l’ultimo giorno, correndo il rischio che alcuni giornalisti stranieri snobbino la sua sfilata, o sovrapporsi a qualche altra maison meno importante, comportandosi come fanno molti altri suoi colleghi, tra cui Armani.

La Camera nazionale della moda ha deciso di non commentare le esternazioni dello stilista fiorentino, anche se ha fatto sapere di considerare Cavalli un ingrato per tutto il lavoro di promozione della moda italiana che la Camera svolge in Italia e all’estero. Armani, invece, con grande serenità pensa solo a prepararsi per la sua sfilata della collezione primavera/estate 2013. Chissà perché ha voluto anticipare la sua sfilata. C’è chi sostiene che l’abbia fatto apposta per lanciare un tiro mancino a Cavalli, però, in attesa di comunicati ufficiali, queste restano solo ipotesi senza fondamento.

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