La moda chiude i battenti per il Coronavirus, negozi chiusi per arginare l’epidemia

La moda ha deciso di chiudere i battenti per evitare che il Coronavirus possa espandersi ulteriormente. In Italia la situazione è peggiorata nel giro di pochissimi giorni ed il capo del Governo Conte non ha potuto fare altro che dettare restrizioni per tutti gli esercizi commerciali, esclusi supermercati, farmacie, parafarmacie ed altri negozi di beni primari.

Già però da qualche giorno i negozi dei più grandi brand di moda presenti sul suolo italiano avevano deciso di adottare misure più drastiche, effettuando la totale chiusura degli esercizi commerciali. Così negozi come Coin, Trussardi, Liu Jo, Rinascente e Benetton hanno chiuso tutti i loro punti vendita presenti in Italia. Decisione che alcuni hanno attuato per circa due settimane, altri invece per almeno tre settimane.

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La moda chiude i battenti, tutti a casa per sconfiggere il Coronavirus

Il decreto al momento non vieta del tutto ai negozi di abbigliamento e di moda di essere completamente chiusi, ma di imporre orari restrittivi adeguandosi alle norme indispensabili per evitare il contagio da Coronavirus. E’ una scelta poi del commerciante restare aperto o chiuso, ma praticamente tutti i negozi di moda hanno preso la stessa decisione, chiudere i battenti per salvaguardare la salute dei propri lavoratori, ma soprattutto delle persone che si ritrovano a dover entrare nei vari negozi. La prima regola di questo decreto è evitare gli assembramenti e soprattutto di stare a casa, quindi a questo punto risulta assolutamente inutile lasciare aperte le porte dei negozi di abbigliamento o di altre linee riguardanti il campo della moda.

La moda unita contro il Coronavirus

Non sarà sicuramente semplice per tutte queste attività riuscire a superare un momento così complicato, la loro forza si fonda principalmente sullo shopping e se questo viene a mancare, inevitabilmente si andrà incontro a delle sostanziose perdite economiche. Al momento però viene prima la salute degli italiani, in Cina solo con il blocco totale di tutto sono riusciti ad emergere da questa situazione così complicata, l’Italia ha preso d’esempio il modello cinese e spera nel giro di un mese di uscirne completamente. Tutto il mondo della moda è unito per portare avanti i punti salienti di questo decreto, c’è massima coesione tra le parti, in questo caso la concorrenza non può più essere presente, ma solo con il buon senso si uscirà da questo momento difficilissimo per l’Italia.