Milano Fashion Week, sfilano 1a Classe Alviero Martini, Massimo Rebecchi e Dsquared2

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Milano cala il sipario e adesso è il turno di Parigi: non si tratta più di battaglia di stile e di eleganza, perché è chiarissimo ed ormai accettato da tutti che lo stile non ha geografia e che la bellezza, l’arte e il genio sono universali e senza confini.

La moda presentata a Milano ci ha lasciato in eredità una donna a tratti soave ed eterea, chiara e luminosa ma a tratti oscura e seduttiva, dalla femminilità ritrovata, raramente esibita e molto più spesso delicatamente celata. Vediamo le proposte per la primavera estate 2012 di Alviero Martini, Massimo Rebecchi e Dsquared2

Come deve vestirsi una donna che si trova costretta, per lavoro ma anche scelta di vita, a viaggiare, spostarsi e muoversi senza posa? In modo comodo e basico, senza dubbio. E non è detto che al comfort debbano corrispondere banalità e sciatteria: è quello che dimostra Alviero Martini con la sua collezione p/e 2012.

Abiti dalla struttura ampia e dai tessuti rigidi, che accarezzano il corpo e si fermano spesso sopra il ginocchio, per lasciare scoperte le gambe. La stampa Geo, cifra distintiva del brand, compare in abitini e pantaloni Capri, declinata in bianco e profili multicolor. Ecrù, ghiaccio e beige si mescolano all’arancio bruciato e al blu elettrico; i vestiti senza maniche svelano braccia adornate di bracciali dalle dimensioni esagerate, dal sapore africano e tribale. Pantaloni e bermuda morbidi si accompagnano a top smanicati, il tutto all’insegna del relax e della comodità.

Per Massimo Rebecchi l’ispirazione è il bon ton e l’eleganza soffusa degli anni Venti, dai sapori Jazz e Art Dèco: i materiali scelti sono la seta, i pizzi lavorati a mano e il jersey, che danno vita ad abiti e strutture minimal e raffinate. La scelta dei colori e delle stampe è variegata e si spazia dai pastello delicatissimi all’accostamento di pois a sfondo verde scuro con giacca optical dalle tonalità sgargianti. In Rebecchi le nuance soft e le fluo convivono tranquillamente, senza che nessuna delle due riesca a dominare sull’altra.

La donna Dsquared2, invece, è urban, metropolitana, una sexy rockstar che si diverte a mescolare la fluidità setosa di gonne ampie e leggere dai colori squillanti con chiodi in pelle da biker turchesi e dall’anima strong. Moltissimo denim, anche sfilacciato ad arte, tanti shorts micro e una voglia di stupire senza fine, per una collezione che ha come protagonista l’irriverenza. Bandane, foulard, borchie, braccialetti, stivali in gomma giallo fluo e strisce di tessuto annodate al capo o al collo, un po’ come se dovessimo assistere a un concerto rock all’aperto: un vero e proprio caos glamour.