Vintage! la moda che vive due volte a Forlì dal 20 al 22 settembre 2013

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Il vintage non è solo un modo per risparmiare, un appassionante caccia al tesoro tra gioielli dispersi chissà come da chi non ne ha caito il vaore, ma, è, soprattutto, uno state of mind, non è un vivere nel passato, ma portare nel futuro ciò che di bello è già stato perchè il bello non ha età e sfida il tempo e lo spazio. Come a Forlì dove si terrà presto la 14esima edizione della mostra dedicata a questo straordinario universo.

Vintage la moda che vive due volte” da anni accompagna e sorprende appassionati del settore e non. Questa manifestazione, prima in Italia per numero di visitatori e terza per “anzianità”, con una media di circa 15 mila visitatori per edizione (media delle due edizioni annuali dal 2008 ad oggi), rientra tra gli eventi che registrano il maggior afflusso di visitatori nella città di Forlì (Romagna Fiere organizza circa 10 manifestazioni annuali in calendario per un totale di oltre 10.000 visitatori). L’intento è offrire al visitatore uno spazio a tutto tondo dove sia possibile acquistare, svagarsi, conoscere, scoprire e rilassarsi. Ma, esattamente, cosa si intende con la parola “vintage”?

Il concetto di Vintage ridotto al solo capo di vestiario usato è sorpassato. Ultimamente si è evoluto insieme ai repentini cambiamenti del nostro stile di vita, oggi Vintage significa anche riuso e riciclo: un chiaro rifiuto al consumismo. Scegliere di indossare capi unici con una storia non cancellabile, anche se riconoscibile dalla patina del tempo, risveglia il senso critico e creativo, distinguendoci come individui nell’attuale civiltà globalizzata. L’approccio con l’indumento o l’oggetto usato non intimorisce più, stimola, anzi, a creare una moda propria, affine alla propria personalità, creando abbinamenti sorprendenti o modificando per dare nuova vita a capi di abbigliamento, pezzi di design, accessori. “Vintage! La moda che vive due volte” racconta il periodo che va dagli anni ’40 agli anni ’80, con la moda, il modernariato, articoli da collezionismo, profumi , capi sartoriali dell’epoca, pezzi di design; gli oggetti d’uso in quei decenni e il modo in cui sono stati abbandonati, riutilizzati, custoditi, rivenduti, con un occhio di riguardo al mercato che si è creato intorno ad essi e al mondo del collezionismo.

La fiera si articola in più aree tematiche. C’è quella “Vintage”, l’area principale dedicata all’abbigliamento e agli accessori appartenuti al secolo scorso. C’è larea “Remake” dove il Vintage non è solo sinonimo di passato o malinconia del tempo che fu, ma un nuovo modo per guardare al futuro: le sartorie creative, piccole aziende artigiane e designer, mettono in vendita in quest’area le loro creazioni frutto di rielaborazione di materiali datati o dismessi, siano essi tessuti, lane, legno, carte da parati o pvc. Tutto può avere una nuova vita e creare nuove forme d’arte.

Poi c’è il ‘re del “Collezionismo”, dedicata agli oggetti della memoria e alle curiosità del passato: piccoli antiquari e collezionisti espongono vinili, latte d’epoca, giocattoli antichi, profumi da collezione, radio, tv, fumetti, libri, per compiere un salto indietro nel tempo in un’atmosfera da marchè-aux-puces; quella del “Modernariato & de Design” del Novecento e al modernariato, che vuole rappresentare la moda anche come stile e tendenza nell’arredamento d’interni. Tra gli eventi collaterali non possiamonon segnalarci il concorso nazionale “Miss Pin Up: finale della 5° stagione”, dedicato a tutte le donne formose, maggiorate e con le curve, che decreterà la vincitrice più morbida e sensuale, con partecipanti che con il loro look dive sexy degli anni Quaranta e Cinquanta come Marilyn Monroe, Betty Page o Jane Russel.