Burberry, a Milano in vendita le linee Prorsum e London

Burberry ha inaugurato in questi giorni a Milano la prima boutique che ospiterà, in esclusiva assoluta per l’Italia, le collezioni di moda donna dei suoi due brand Burberry Prorsum e Burberry London.


Milano accoglie così una delle firme più iconiche della moda inglese e, solcando l’ingresso dell’elegante boutique in pieno centro, non si può non sentirsi avvolgere da un’atmosfera british di grande eleganza ed esclusività. La linea Burberry Prorsum, parola latina stampata dal 1901 insieme al logo del Cavaliere equestre e che significa “avanti”, è la linea più fashion della maison inglese: sfila, infatti, durante la London Fashion Week dove è sempre uno dei brand più attesi in assoluto.

La linea Burberry London, invece, propone i grandi classici della maison nata nel 1856 grazie alla creatività e al buon gusto del giovane sarto Thomas Burberry che, appena ventunenne, aprì il suo primo store a Basingstoke, nell’Hampshire. Il nuovo flagship milanese è davvero maestoso con la sua superficie di ben 800 metri quadri allestiti con grande classe. Ovunque è un autentico trionfo di prezioso marmo beige di Corinto, arredi in lucide nuance cromate e un caldo tocco di legno e bronzo che rende accogliente l’atmosfera.

La nuova boutique di Via Montenapoleone dispone al suo interno di un “Burberry Retail Theatre”, un grande videowall di 9 metri quadri dotato di un sofisticato sistema audio-video utilizzato per trasmettere contenuti corporate, controllati direttamente dalla sede centrale dell’azienda a Londra.

Lo store milanese, che si ispira nel concept al flagship store di Regent Street a Londra, custodisce al suo interno, oltre ad una splendida terrazza e un cortile pieno di piante verdi lussureggianti, anche un’esclusiva area vip creata per accogliere la clientela più esigente. Il direttore creativo della griffe, Christopher Bailey, non ha mai fatto mistero di amare in modo particolare la città di Milano con cui ha un legame profondo. Del capoluogo meneghino Bailey ama soprattutto l’energia che sa sprigionare e il suo design architettonico che non stanca mai di ispirarlo.