Serrate le vie dello shopping a Firenze per il corteo anti pellicce

Un lunedì Una domenica di paura quello che ha vissuto il centro di Firenze nella giornata di ieri, quando una manifestazione anti pellicce fatta da 24 associazioni provenienti da tutta Italia ha messo a ferro e a fuoco il centro così come le vie dello shopping toscano, costringendo persino la boutique Fendi a chiudere per i troppi fumogeni e i cartelli sulle vetrine.

Centinaia di persone hanno dimostrato prima con un corteo nelle vie del centro e poi con una proiezione di immagini shock di allevamenti di animali da pelliccia mostrata nella centralissima Piazza della Repubblica: è degenerata così la giornata contro l’industria della pelliccia e la moda definita “insanguinata” che ha inaugurato la settimana prima del Natale (quando tutti sono indaffarati nelle compere all’ultimo cadeau ed in teoria bisognerebbe essere tutti più buoni e lieti). Una manifestazione della moda che vi raccontiamo e sulla quale ci esprimiamo anche noi di Modalizer.

Ieri mattina, il delirio a Firenze. Un corteo composto da centinaia di manifestanti ha sfilato con slogan, striscioni e fumogeni contro le vetrine dei maggiori negozi di case di moda gridando “Assassini” in direzione degli affacci delle boutique e dei passanti che indossavano pellicce. Tra un finto orso di peluche insanguinato, cartelli e volantini di denuncia delle crudeli tecniche di uccisione degli animali, via Strozzi e la boutique di Fendi sono state quelle più segnate dal passaggio del corteo costringendo persino i commessi dello store a chiudere. Lo stesso per Wp stoore, in via della Vigna e altrove in centro città.

I promotori della manifestazione hanno giustificato così la loro azione:

“Ogni anno, nel mondo, vengono massacrati almeno 200 milioni di animali di varie specie per ottenere le pellicce. Il consumismo chiede il suo tributo di corpi sotto la guida del mercato e del mito dell’apparenza. A pagarne le conseguenze sono i più indifesi, gli animali, spesso scuoiati vivi e reclusi in veri lager. Facciamo questa iniziativa per sensibilizzare l’opinione pubblica”.

Motivazioni che possono essere assolutamente legittime per chi ha a cuore la natura e la sua conservazione, tanto più che oggi la tecnologia consente alle maison di ripiegare su più “verdi” rimedi high tech ed eco friendly come fibre sintetiche e nuove soluzioni al limite del futuribile. Certo è che la violenza non è mai un buon modo per far valere le proprie ragioni, così come inneggiare contro chi ha uno stile di vita differente e impedire a chi lavora di svolgere la sua quotidiana mansione. Insomma, questa è la mia opinione, voi che ne pensate?