Tea Falco in look da dea greca by Alberta Ferretti per la Prima alla Scala

Tea Falco, 26 anni, di Catania, è famosa per essere la nuova musa di Bernardo Bertolucci e dopo il successo del film “Io e te” si è fatta notare alla Prima della Scala per il suo look a dir poco appariscente. Per l’inaugurazione della stagione operistica del teatro meneghino, con l’opera “Lohengrin” di Richard Wagner, l’attrice ha fatto il suo ingresso nel foyer scatenando i paparazzi per via della sua singolare acconciatura e dello splendido abito bianco monospalla firmato Alberta Ferretti.

I lunghi capelli biondi erano, infatti, raccolti in stile neoclassico e fermati in alto da una grande maschera-scultura a forma di pavone dorato che le regalava un’immagine da dea greca. L’abito total white in raso di Alberta Ferretti, con coulisse in vita e ampia manica fermata con luminoso polsino di strass, ha finito così con il diventare quasi un vero e proprio costume di scena e più che Milano a molti è sembrato di trovarsi quasi sull’Olimpo.

Certamente nessuno dimenticherà il look decisamente notevole di questa giovanissima attrice che, appena conquistate le luci della ribalta, sembra ben determinata a mantenerle accese su di sé. Il 2012 è stato decisamente il suo anno grazie alla fortunata performance nello struggente film di Bernardo Bertolucci in cui interpreta il ruolo di Olivia, una giovane eroinomane che sconvolgerà la vita del timido fratellastro Lorenzo.

Appassionata di teatro e fotografia, la bella attrice siciliana ha convinto pubblico e critica con la sua performance d’autore e per concludere un anno vissuto alla grande ha pensato bene di celebrarlo partecipando all’attesissima e mondana Prima della Scala, come protagonista, naturalmente, e non certo come comparsa confusa tra tanti altri personaggi famosi.

L’audacia non le manca e il physique du role nemmeno. Con l’ampia stola bordata di morbido marabù, Tea Falco ha evocato anche le grandi icone del jet newyorkese anni Settanta e dello Studio 54, regalando un tocco di sincero glamour alla solita parata di vip vestita in modo convenzionale tipica di ogni Prima della Scala in cui il rispetto del luogo e dell’opera non deve necessariamente passare attraverso la noia borghese di toilette sempre uguali. Soprattutto nella città della moda.

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