Woodstock, tornano di moda pantaloni a zampa e stampe fiorate

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Sono passati quaranta anni da quei fantastici 3 giorni di musica, pace e libertà, era il 15 agosto 1969 e nel mondo una piccola parte della popolazione, molto piccola, cercava di aprire la propria mente, amare, vivere per la pace e per la libertà. Tutto questo era Woodstock, nella contea di Ulster, diventato famoso per i tre giorni di Festival, dal 15 al 18 agosto.

L’atmosfera del luogo era quasi irreale, i figli dei fiori contagiava con la loro idea utopistica del mondo, e cercavano di donare al mondo Peace & Love. Pantaloni a zampa, chemisier fiorate e cordicina sulla fronte: questo era l’hippy degli anni settanta.

Marithè + Francois Girbaud ripropongono i jeans a zampa con zip per le donne e quelli grigi slavati per lui, ma anche giacche stampate, mini short, gonne lunghe fiorate e dal tessuto leggero, tacchi alti e larghi in legno.

La Beat Generation e la Flower Power, da ricordare il famoso slogan anti guerra del Vitnam “mettete i fiori nei vostri cannoni”, portò la moda da metà anni sessanta fino a metà settanta a indossare capi fiorati, miniabito con bordature dal colore acceso, si potevano avere capi con tanti fiori o solamente un grande fiore (spesso anche sulla testa tipo coroncina), foulard, per poi passare anche alle stampe geometriche di inizio anni settanta, il caleidoscopio era tornato di moda come stampa.

Insomma ragazzi, la vecchia moda è tornata di moda, quindi preparate jeans a zampa, giacca Mao, capelli ricci, foulard indiani e via verso quel mitico 1969.