Ritornano i Mod con il brand Modfitters che rivoluzionerà il mondo dei pantaloni con nuovi modelli e intense nuance cromatiche

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Negli anni Sessanta a Londra i Mod, abbreviativo di “modernism”, erano l’espressione di una nuova cultura underground giovanile che aveva sempre un look curato, adorava suonare e ballare la musica pop (in particolare la musica beat, il soul e lo ska) e andava in giro su Vespe e Lambrette, mitici scooter italiani dall’allure elegante. Il logo dei Mod era un bersaglio stilizzato ispirato al simbolo della Royal Air Force, l’aeronautica militare britannica.

Verso la fine degli anni Settanta, sempre nel Regno Unito, ci fu un vero revival di questa subcultura giovanile che poi esplose in California negli anni Ottanta ed ebbe nelle cronache un fugace ritorno alla ribalta anche negli anni Novanta. Ancora oggi i mod tornano a far parlare di se grazie a un nuovo brand che si ispira a questa rivoluzione culturale e filosofia estetica di bellezza, libertà e indipendenza e che, al WHITE di Milano prima e successivamente al PREMIUM di Berlino, una delle fiere internazionali più importanti per lo Street/ Urbanwear, proverà a rivoluzionare il mondo dei pantaloni.

Stiamo parlando di Modfitters che già nel nome rende omaggio ai Mod e al loro tentativo romantico e idealistico di archiviare di colpo tutto ciò che era considerato “past” per proiettarsi sempre verso tutto ciò che era nuovo e moderno. Modfitters, brand per eccellenza up to date, reinterpreta per lui e per lei pantaloni dalle forme classiche con vestibilità, colori e dettagli che li rendono assolutamente “mod”, o meglio, “modernist”.


Nella sua ultima collezione autunno-inverno 2011/2012 Modfitters ha rivisitato il concept del chino lavorando sul fitting e sul lavaggio per trasmettere la sensazione di “vissuto” e ha scelto di puntare su infinite varianti cromatiche per lanciare il colore anche d’inverno. Notevole l’attenzione per i dettagli che, si sa, fanno sempre la differenza, come il bottone con la picca laccata, la catena frontale rimovibile e la stampa-logata interna.

Per il futuro Modfitters si propone di ampliare il range di tessuti e fantasie per il chino, oltre a lanciare due capispalla dal sapore vintage, un “fishtail parka” di classica foggia military surplus e un down jacket in nylon urban-chic. La vera novità però sarà costituita dal nuovo progetto “5 pockets” che vuole reinterpretare il concetto di 5 tasche regalando a questo modello una maggiore vestibilità e nuovi colori che verranno applicati con un processo di overprinting su un tessuto di classico bull denim. Davvero molto interessante, soprattutto per l’idea di fine artigianato che questo nuovo brand emergente riesce ad evocare.