Amanda Seyfried indossa un luminoso abito Alberta Ferretti per Cle de Peau

Amanda Seyfried cle de peau abito alberta ferretti

Non immaginiamo proprio possa esistere testimonial migliore di Amanda Seyfried per rappresentare un beauty brand che si chiama Cle de Peau (di proprietà Shiseido): il suo incarnato è perfetto e levigato, chiaro e dolce come il latte, ricorda la purezza del marmo più pregiato.

Per la presentazione della splendida Amanda come nuovo volto, l’attrice ha scelto di indossare una creazione che mette in risalto le sue caratteristiche, un po’ eteree e fiabesche, optando per la stilista italiana Alberta Ferretti, sempre più amata dalle star di tutto il mondo.

Una lunghezza castigata, che arrivava a metà polpaccio, per un abito peculiare e complesso, nonostante l’apparente semplicità: di colore bianco ghiaccio  in tulle di seta con dettagli in chiffon ricamato, questo vestito di Alberta Ferretti collezione Primavera Estate 2012 presentava spalline larghe e scollo avvolgente che addolciva il florido decollete di Amanda.

Un gioco di geometrie a contrasto, con la circolarità e morbidezza nella parte superiore e il rigore delle righe su tutta la gonna, rendeva l’ensemble particolarmente originale ed esclusivo. Per le calzature la Seyfried ha scelto un paio di sandali aperti con cinturini multipli alla caviglia. Una lunga ma sottile collana che scendeva fin sotto il seno e un semplice chignon sbarazzino e scompigliato completavano il look.

La scelta di Amanda si è rivelata vincente sotto molti punti di vista: punta sull’eleganza e sulla grazia innata che caratterizza la sua figura, mettendo al bando la sensualità esibita in favore della raffinatezza discreta.

Piccola curiosità tra il gossip e il polemico: l’attrice che ha interpretato Mamma mia, Jennifer’s body e Cappuccetto rosso sangue ha dichiarato che i grandi produttori delle major cinematografiche le hanno già chiesto di sottoporsi al botulino per spianare bene anche le microrughette. E pensare che Amanda ha solo ventisei anni: per la Seyfried la richiesta è parsa legittima, visto che la tecnologia HD enfatizza anche la minima imperfezione. Noi, invece, speriamo che Amanda rimanga così com’è ancora per molto, moltissimo tempo, e che non ceda così facilmente alla trappola di plastica Hollywoodiana.