Boom di pop up store e siti e-commerce: a Natale 2009 lo shopping si fa veloce

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Natale è alle porte ed è tempo di shopping. Se cercate una soluzione alla frenesia delle compere dell’ultimo minuto  o tentate di evitare la ressa da regalo-mania, ci sono due soluzioni: i pop up store e i siti di e-commerce per gli acquisti on line.

Vi spiego come funziona.

Per pop up store si intende un nuovo genere di boutique che fa “pop-up”  cioè  appare e scompare nel tempo di un mesetto.

In Italia ne esistono pochi, e  prevalentemente a Milano, dal 2007, mentre a Londra e New York spopolano grazie agli eventi collegati ad ogni nuovo opening e al richiamo all’acquisto che viene dato proprio dal loro senso di precarietà e unicità.

Sul perchè abbiano così successo, i pareri sono discordanti.

Alcuni sociologi parlano di senso del post-moderno e rapidità insita nel mood di questi anni – Zygmunt Bauman già tre anni fa parlava così:

“La vita liquida, come la società liquida, non è in grado di conservare la propria forma, o di tenersi in rotta a lungo. Tutto si dissolve e ricostruisce da un giorno all’altro. Anche le modalità di distribuzione risentono di questa “liquidità”.

Per gli economisti si tratta della soluzione all’instabilità economica oltre che a un modo per sondare il terreno e sperimentare sul mercato qualchè novità in città di grande richiamo.

La verità che i moltissimi temporary shop – più lunghi come vita e destinati solo a un brand – sono diventati così tanti che ne è nata un’associazione dal nome inequivocabile “Assotemporary” con oltre 40 associati in tutta Italia, buona parte dei quali da Milano, e che la loro popolarità sta dall’impulso che viene trasmesso a questa attività grazie alla mancanza di vincoli legislativi in materia commericale (per questi aspetti vi rimando al quotidiano online Corriere.it*).

Ma sapete cosa li rende veramete appetibili? Esattamente come accadeva in passato e oggi, in forme diverse, sul web, tutto gira intorno alla vetrina.

Sia che si parli di e-commerce e shopping sia che sia un negozio vale una sola regola: tutti noi siamo invogliati da qualcosa di visibile, interessante per le proposte che coinvolgono il visitatore,  e l mix di i colori e luci che ti fanno sentire un visitatore speciale, coccolato, e quindi invogliato a un comodo e veloce shopping.

Se così non fosse, le vendite su internet, quest’anno, non sarebbero cresciute del 4%, non avrebbero rivoluzionato il modo di comprare e il mondo stesso delle boutique vere, sempre più tecnologiche a accattivanti.

Cio è vero se guardate anche alla crescita di store on line, dalla Boutique Luisa Via Roma di Firenze con il sito «Buy It First» con l’opportunità di acquistare sia online che in negozio i capi delle sfilate già a partire della collezione P/E 2010,  alla virtual boutique di Moschino, fino alla boutique online- flagship store di Kenzo con consegne rapide e free in 48 ore.

E Re Giorgio? Su Armaninatale.com si potranno scegliere una serie di regali, selezionati ad hoc, inviando la propria “letterina”.

Un’esperienza di shopping sempre più veloce e comoda, è vero, ma ho paura che questo comprometta il piacere dell’incontro, almeno sotto Natale, e della scelta.

Insomma, questione di gusti: a voi cosa piace di più?

*Fonte | Corriere.it