Condannato l’inganno pubblicitario delle scarpe Reebok

viktor perlaNel mondo della pubblicità non ci sono limiti, per vendere e attirare l’attenzione si è capaci di tutto: art designer che ballano musica ragae, 50 enni con la pelle bella e luminosa come fossero adolescenti e infiniti prodotti dai magici poteri. Perdere peso non è il risultato di una dieta sana ed equilibrata ma la promessa di straordinari prodotti che assunti o indossati ci faranno diventare proprio come la modella che li sponsorizza.

Anni fa, con la campagna Dove Real Beauty, sembrava che le cosse stessero prendendo un’altra direzione, un cammino fatto di cose vere e donne reali ma forse era solo un’illusione. È però un dato di fatto che il pubblico si è molto sensibilizzato e a tante cose ora non ci crede più, ma oltre agli spettatori anche le istituzioni sono più serie e vogliono cercare di fermare questo ciclo di shopping frustrante. Due campagne cosmetiche sono state ritirate dal mercato ed ora la Commissione Federale del Commercio degli Stati Uniti ha condannato Reebok ad una salata multa per pubblicità ingannevole.

I prodotti accusati di frode sono le EasyTone e le RunTone, le scarpe da ginnastica che promettevano un 28% in più di tonificazione muscolare nei glutei e 11% in più nelle gambe. Le scarpe, ovviamente, non realizzavano i risultati promessi, vari compratori delusi hanno demunciato Reebok e adesso la FTC rimborsa a coloro che reclamano la cifra spesa per l’acquisto.

Reebok, nonostante la penosa situazione, ha dichiarato che, oltre ai consumatori delusi, sono tanti anche gli entusiasti del prodotto pertanto non smetterà di produrre i modelli EasyTone e RunTone.