La fashion blogger che parla vintage

Seguo sempre per motivi di lavoro e per pura passione, i blog delle mie colleghe che in tutta Italia, scrivono, conversano e posano per outfit più disparati sulle pagine dei loro diari virtuali.

Tempo fa ho avuto modo di intervistare per il mio blog una di queste fashion bloggers con una caratteristica che da subito l’ha resa diversa da tutte le altre: Cecile, questo è il suo nome, indossa per i suoi outfit quasi esclusivamente abiti ed accessori vintage.

Vi ripropongo qui una parte dell’intervista.

Cecile, italiana di origini francesi si presenta così: “Mi piace la moda. Mi piace il vintage. Mi piacciono i film introvabili. Invece non mi piacciono per niente gli harem pants!”

Cécile fashion blogger, parlaci un po’ di te…quando è iniziata la tua passione per gli outfit e quando hai deciso di mettere la tua essenza e il tuo modo di essere sul web?

Quando sono arrivata in Italia, nel 2001, non mi interessavo molto alla moda, ma sono rimasta colpita dal modo di vestirsi degli italiani: avevano uno stile completamente nuovo per me! Curiosa, ho cominciato ad osservare la gente per strada e a fare disegni umoristici in stile fumetto sulla vita bolognese e lo stile della gente, con tanti appunti a matita dappertutto (no no, non pubblicherò questi disegni!) Le mie amiche straniere ed io chiamavamo “veri italiani” chi più si vestiva alla moda.

Pochi anni dopo si sono aperti dei blog di moda nel mondo intero, cosa che mi ha permesso di scoprire nuovi stili interessanti ed originali leggendo i blog di ragazze americane, svedesi o indonesiane, senza dimenticare le parigine che mi permettono di aggiornarmi sulla moda del mio paese d’origine. Un po’ più di un anno fa, ho quindi deciso di aprire anch’io un blog, con lo scopo di parlare di moda e di vintage in modo ironico, indirizzandomi a ragazze interessate all’argomento senza essere delle maniache dello shopping!

Tu hai una peculiarità, i tuoi outfit sono quasi tutti strutturati con creazioni sartoriali e vintage, come mai questa scelta? Semplice questione di gusto o voglia di andare oltre gli schemi?

In Italia, questo stile è fuori dagli schemi, ma non in molti altri paesi. A Londra per esempio, è molto comune di incrociare delle ragazze in total look anni 50: lo trovo molto simpatico!

Siccome i vecchi film, le fotografie ingiallite e l’armadio di mia mamma mi affascinano, direi che lo stile vintage fa proprio per me! Non penso di avere mai deciso che stile avere: mi vesto in modo che mi corrisponde, senza seguire la moda e senza farmi troppe domande.

Inoltre, dato il costo del tessuto di qualità (sono molto esigente!) e l’impatto ecologico dei vestiti (un occidentale compra ogni anno in media 20 chili di vestiti, che metteranno fra 100 e 500 anni per degradarsi), il vintage è un’ottima soluzione.

Detto questo, compro anche molti vestiti nuovi (soprattutto i pantaloni, di cui il taglio deve assolutamente essere moderno).

Dici che spesso compri nei negozietti a Parigi: ce ne indicheresti qualcuno con una breve descrizione?

A Parigi, faccio shopping nel Marais, il quartiere ebreo, gay e “branché” dove si trovano molti negozietti di vintage tutti diversi fra loro, e marche francesi come Vanessa Bruno, Zadig&Voltaire o APC. Ecco tre indirizzi che non potete mancare, ma vi consiglio di perdervi nelle viuzze e entrare a caso nei negozietti che trovate!

Free’p’star, 8 rue Sainte Croix de la Bretonnerie : c’è di tutto e di più e costa poco! Il tempio del vintage!

La Belle époque, 10 rue de Poitou : una boutique seria dove si possono scovare tesori di ogni genere.

Mamz’Elle Swing, 35 bis rue du Roi de Sicile : ottima selezione di capi vintage di buona qualità.

E in Italia, dove possiamo comprare vintage?

Conosco soprattutto i negozi di Torino, di cui ecco i miei preferiti:

Sticky Fingers, via delle Orfane 22D

La Terra delle donne, via San Domenico 18

Il Gran Balon, immenso mercato delle pulci che si tiene ogni seconda domenica del mese in zona Borgo Po.

A Milano entro a caso nei negozietti di Brera e dei Navigli. Ce ne sono di carinissimi ma purtroppo spesso un po’ cari.

Non c’è dubbio che quando andrò a Bari, andrò a The Dresser!

E poi ci sono i negozi online! Su Etsy, sono numerosi gli italiani che vendono dei capi vintage di ottima qualità!

Ormai si parla di vintage sempre e in ogni luogo, secondo la tua visione della società, è solo una moda e come tale destinata a passare o qualcosa in più?

Niente è etero, ma scommetterei che il vintage ha dei bei giorni davanti a sé! In Italia, anche se sembra che tutti ne parlino, è molto meno diffuso che altrove e la tendenza è destinata a crescere ancora.

Oltre ad essere economico, etico ed ecologico, comprare vintage è anche un gioco, dato che bisogna cercare molto per trovare il pezzo giusto, e che non si sa mai cosa si troverà. Inoltre bisogna sapere riconoscere la qualità, toccare i tessuti, provare per verificare che il taglio sia ancora attuale… per spesso scoprire che attuale non lo è affatto, facendosi una bella risata con una terribile giacca anni 80 o un vestito delirante addosso!