Fenomeno fashion blog: Modalizer tra i dieci blog italiani più cliccati

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Nel mese di ottobre Wikio, il celebre aggregatore che propone una rassegna stampa quotidiana sulle notizie più calde del web, ha stilato come di consueto la classifica dei top blog del mese. Con una punta di orgoglio e tanta soddisfazione, due sezioni di IsayBlog! hanno meritato uno spazio nella classifica dei dieci fashion blog che hanno generato più link nella rete: Modalizer e Lussuosissimo. Anche la testata on-line D Repubblica ha dedicato un servizio alla notizia, a riprova del fatto che il web sta diventando sempre più importante per il mondo della moda.

E’ un risultato che spinge entrambe le redazioni a fare sempre meglio, sia per consolidare e migliorare la posizione (raggiunta solo grazie al sostegno di voi lettori) sia per dare un senso concreto a questi numeri: il fulcro d’interesse è sempre l’utente finale e fornire contenuti originali, che siano interessanti e freschi, è una priorità su tutto il resto. Approfittiamo di questa piccola news non tanto per autocelebrarci, ma per ringraziarvi e parlare un po’ di un trend, quello dei fashion blog, che è esploso e si è imposto prepotentemente da qualche anno. Mietendo consensi e successo, ma anche tante critiche e attacchi.

Il fenomeno dei fashion blog si inserisce perfettamente nella più ampia e complessa dinamica della globalizzazione, vista dal punto di vista della democratizzazione e diffusione dei contenuti e nell’accezione più positiva del termine. A Modalizer piace pensare alla globalizzazione come a un avvicinamento tra diverse culture, a un’osmosi di pensiero e attitudini e a una maggiore possibilità di reperimento delle informazioni, nonostante si sia perfettamente consapevoli dei lati oscuri e poco creativi del fenomeno, come la massificazione e l’appiattimento delle individualità.

Oggi il magnifico mondo dorato della moda non è più appannaggio di pochi eletti: tutti possono contribuire alla sua crescita ed evoluzione, tutti possono visionare le anteprime, le nuove collezioni, gli scatti delle sfilate e conoscere gli ultimi trend già prima che nascano. Tutti possono proporre il proprio stile e sentirsi parte del mondo della moda e viverlo appieno.

Certo è che qualunque fatto umano ha un dark side a cui difficilmente si può sfuggire: anche Franca Sozzani ne ha parlato puntualizzando che, a volte, sembra quasi che chiunque possa diventare una fashion blogger se possiede una macchina fotografica e un minimo di attitudine nell’accostare i colori. Le storture all’interno di un così esteso fenomeno sono però  inevitabili, come lo sono le critiche anche feroci e gli attacchi sovente poco solidi e dettati unicamente da mere prese di posizione: a ben pensarci, tutto ciò non è che la normale dinamica che costituisce il sale della crescita e della cultura.

Il confronto, la critica, la diversità di punti di vista e la discussione: la moda, come tutte le arti del resto, non può farne a meno e se i fashion blog sono sempre più visti, cliccati e apprezzati è solo perché la base si muove e ha voglia di partecipare. E il fashion biz non potrà, ne siamo certe, che trarne giovamento.

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