Lydia Maurer nuovo direttore artistico della maison Paco Rabanne

Dopo tanti uomini alla ribalta come designer, finalmente una donna a capo di una maison di grido. Si tratta di Lydia Maurer ed andrà a sostituire l’indiano Manish Arora alla guida di Paco Rabanne.

Ad eccezione di Sarah Burton, stilista in chief da Alexander McQueen, diventata popolarissima dopo aver vestito Kate Middleton al suo matrimonio con il Principe William, sono poche, anche nella moda, le donne che siedono sulla poltrona del comando.

Spesso sono assistenti del direttore artistico e quando tentano di spiccare il volo coprendo il posto di capo lasciato finalmente vacante, talvolta gettano al vento la grande occasione e deludono come Alessandra Facchinetti che da Gucci era da anni al fianco di Tom Ford, ma ciò non le impedì di fare un clamoroso fiasco, poi ripetuto anche presso la maison Valentino, quando fu chiamata a sostituire addirittura l’ultimo Imperatore della moda che si era appena ritirato dalle passerelle.

Manish Arora era un genio visionario e per Paco Rabanne, mitico couturier avveniristico e avantgarde della moda, aveva ideato una moda dal design innovativo ed eccentrico, che mixava ironia e design con grande classe. Lydia Maurer è, invece, completamente diversa. Ha uno stile più asciutto e rigoroso. Per lei less is more e vedremo come reinterpreterà l’immenso archivio artistico della maison con cui comunque dovrà fare i conti perchè Paco Rabanne sia riconoscibile nelle sue peculiarità stilistiche.

29 anni, metà tedesca, metà colombiana, Lydia Maurer ha lavorato negli uffici stile di Yves Saint Laurent, Martine Sitbon e Givenchy e presenterà la sua prima collezione durante la Fashion Week di Parigi il prossimo ottobre. Prime indiscrezioni dicono che si tratterà di una collezione molto più sensuale e femminile in cui Lydia Maurer farà emergere il lato latino della sua creatività, rendendo più portabili i famosi abiti di Paco Rabanne realizzati in maglia di metallo e piccoli specchietti di plastica.