Paola Frani sfilata MMD a/i 2011 2012. Il cigno nero on stage

Bella, leggera, altera e sinuosa come un cigno. Forme allungate, tacchi eleganti, piume, pizzi e preziosità: é questo il prototipo di donna che ha sfilato ieri sul catwalk griffato Paola Frani.

Modalizer era presente nello showroom della maison a due passi da Porta Romana. Ecco il nostro racconto: perché anche questo è il nostro Milano Moda Donna 2011.

“Sinuosa come un cigno, leggera come una piuma.
Sofisticata e implacabile gioca il suo ruolo tra il Bene e il Male, tra il materiale e l’impalpabile, tra il lusso e il minimalismo: luci e ombra della vanity lady Paola Frani autunno inverno 2011 2012.”

È con questo mood che si presenta quella creatura crepuscolare che è la donna Paola Frani a/i 2011 2012, una femminilità misteriosa, in piena sintonia con questo ritorno gobale dei pizzi, della moda degli anni Trenta e Quaranta, e con quel “cigno nero” come icona di uno stile di recente sbarcato anche sul grande schermo, con Natalie Portman,

un cigno nero le cui piume ricordano il buio della notte e il buio dell’anima. E’ anche una creatura che sprigiona la luminosità dell’aurora boreale”

ci raccontano dalla maison. Di fatto, l’intera linea Paola Frani per la prossima stagione sarà dominata da un senso di ambiguità, da silhouette eleganti e delicati, allungate, altissime, con tagli e stili che rimandano, irrimediabilmente, allo charme delle Dive anni Trenta, divine per eccellenza o le Divine del cinema, le muse del Muto rivisitate in chiave moderna, pulita, seduttive come non mai.

A caratterizzare la sfilata, infatti, ecco il cappotto in panno cachmerire con macrovolant, tute in cady con scollo-tuffo e collare, giacche avvitate con dettagli in pelle e pantaloni a vita alta che lasciano intravedere una femminile camicia in pizzo pitone. Da vere “charmeuse garconne”.

Altissima è poi l’attenzione riservata alle textures: si va dal pizzo pitone al pizzo pavone dell’abito piume nappa; dalle trasparenze iperseduttive agli effetti nude look della casacca di seta con piume marabù fino all’incorporeo point d’esprit della blusa rouches.

Oltre a questo glamour poetico a poins in bianco e nero, ecco i meravigliosi ricami metallici che illuminano i top in jersey crepe e jersey velo: sono loro ad illuminare i capi della linea anche se la piuma – vero attributo “anni Trenta” – si impone come fil rouge con applicazioni di frange marabù, Piume macramè e jabot di piume di struzzo, a loro volta segni di un neo-edonismo contemporaneo.

“Una maxi piuma dai colori pastello che più che stampata sembra appoggiarsi delicatamente su abiti drappeggio, mentre la stampa cigno si fonde a effetto acquerello sul froissé bianco dell’abito.”

I colori? Il nero, il cipria e il bianco sono i colori fondamentali della collezione e si alternano a colori femminli come il rosa vapore, il glicine e il ghiaccio iceberg. L’astrattismo cromatico, geo-caledioscopico, nella stampa pixel su satin, racchiude tutta la tavolozza di colori della collezione.

E i pezzi forte? Certamente le fettucce di mongolia, quelle che percorrono il maxi gilet e la mantella di lana – vaporose, vanitose – ma anche gli accessori, sempre fresh & gold: Paola Frani punta su collane design in rutenio e pelle che mostrano tutta la forza del metallo su affusolati colli da cigno.

Forza, sensualità, Bene versus Male. La Vanity Lady di Paola Frani è un ricordo alla donna cigno di Natalie Portman dalla testa, ricoperta di piume, ai piedi, con sandali di vernice (con tacco o plateau) arricchite da suole di carro armato e piume sulle talloni ere. Semplicemente meravigliosa.

Credits photo: Mondadori/Tombolini