Parigi Fashion Week: le più belle sfilate della quarta giornata

Quarta giornata di sfilate per la Parigi Fashion Week che sfodera nomi avantgarde come il grande  Jean Paul Gaultier che si ispira alle icone pop degli anni Ottanta, lo sperimentale Yohji Yamamoto, gli eccentrici Viktor & Rolf e la radical chic Junya Watanabe, oltre al più romantico e femminile Cacharel.

Jean Paul Gaultier si ispira agli anni Ottanta e manda in passerella non solo una collezione coloratissima e pop, con tutti i capi simbolo di quegli anni, ma anche con modelle acconciate come i personaggi cult di quegli anni come Grace Jones, David Bowie, Michael Jackson, Madonna e, nel finale, una vera icona, in carne e ossa, dei famosi “anni di panna“: Amanda Lear in giubbotto di pelle rivestito di pelliccia sopra un body fucsia stile Jane Fonda quando insegnava aerobica a tutto il mondo. Jean Paul Gaultier, come già Lanvin, rielabora lo smoking, ripresentando la sua classica giacca dalla linea avvitata, ma scoperta sulla schiena e, dimenticando le modelle e i loro incredibili trucchi per assomigliare a icone senza tempo, presenta una serie di capi davvero belli e interessanti, dai tagli decisi, i colori vivaci, le bellissime stampe come quelle degli outfit indossati dalle modelle che interpretavano Boy George. Una collezione primavera/estate 2013 fresca, estiva, piena di dettagli preziosi e glamour e tanta ironia condita a un po’ di nostalgia.

Yohji Yamamoto, di casa a Parigi da sempre, manda in passerella una collezione  nel suo stile, con un’alternanza di lunghezze, trasparenze e tessuti, oltre a volumi avvolgenti sempre molto originali, persino in look aviator con tanto di divise e occhiali da volo. Dal total white con tailleur con giacche sahariane e al total red con abiti da sera dalle linee fluide, Yamamoto arriva finalmente al suo tanto amato nero con look total black pieni di dettagli come i cappelli con velo di tulle nero, da vedova nera. Per amateur della griffe, come anche Junya Watanabe che gioca con i colori creando silhouette cartoon con intarsi, curiosi cappelli metallici dalle forme stravaganti, contrasti cromatici e tessuti techno molto interessanti. L’effettiva indossabilità di queste creazioni non sembra mai preoccupare diversi designer parigini, a differenza di Milano dove si è puntato molto sull’effettiva vendibilità di ogni capo come antidoto alla crisi. Parigi sfida, invece, la sorte. Chi sulla distanza avrà ragione lo scopriremo solo la prossima estate confrontando i dati di vendita.

Molto più portabile rispetto ai due designer giapponesi la collezione di Viktor & Rolf, che restano sempre due designer assolutamente eccentrici, ma è come se in questa collezione primavera/estate 2013 avessero messo il freno a mano, come altri loro lungimiranti colleghi. Glam e femminilità vincono su tutto con lunghe gonne e abiti in lamé da gran diva, jumpsuit in seta con maniche metallizzate, preziose gonne couture in satin drappeggiato con romantici fiocchi da indossare su semplici tshirt per sdrammatizzare il look. Cacharel è ancora più romantico, con fantasie floreali e delicate nuance combinate tra loro con delicata armonia cromatica. Celeste, arancione chiaro e altri colori perfetti per l’estate, come anche le fantasie japan con rami di ciliegio in fiore, giacche sartoriali da indossare su culotte e gonne in tulle, pants dalla linea morbida e trench stampati, perfetti per la primavera 2013.

Photo Credit | Vogue