Parigi fashion Week: Christian Dior Homme propone la linearità assoluta

Parigi fashion week 2012 Christian dior a/i 2012 2013

Nelle sfilate di Parigi si scopre come dovremmo vestirci: è quello che si dice nell’ambiente della moda, per spiegare la creatività, a volte eccentrica, delle passerelle francesi. Nel caso specifico di Christian Dior Homme vorremmo fortemente che lo stile proposto risultasse vincente: la collezione autunno/inverno 2012-2013 si presenta estremamente basica e lineare, ma con il plus del lusso discreto nei tessuti di gran pregio e nei tagli definiti e perfetti.

L’uomo di Christian Dior visto a Parigi è un giovane e moderno gentleman che riesce ad aggiungere un tocco casual al proprio stile grazie a piccoli dettagli e che vuole sentirsi a proprio agio in mezzo al tran tran cittadino, conservando intatta un’eleganza raffinata e bon ton.

Un uomo che prende a prestito i volumi e le smussature dall’armadio delle donne: cappotti doppiopetto lungi fin oltre le ginocchia, in morbidissimo cashmere dalla struttura svasata e a trapezio, come solitamente li abbiamo visti per i capispalla femminili, si declinano nei colori passepartout del nero e del grigio con incursioni anche nei territori naturali del bianco sporco e dell’ecrù. L’idea è quella di comfort, calore e avvolgenza. Il dettaglio trendy è il collo: stretto e alto, come nelle divise militari giapponesi. Per le giacche, sartoriali e lineari, l’accostamento ideale è con una camicia portata in modo anticonvenzionale sopra un lupetto e cravatta sottile annodata ad arte.

L’accessorio del cappello è irrinunciabile: portato in modo disinvolto, alto sul capo, con visiera importante e necessariamente ton sur ton con il resto dell’outfit, ricordano i berretti che si usano nello sport del Polo. Scarpe stringate in pelle, ankle boots con tomaia liscia, sempre accostate cromaticamente al cappotto e ai pantaloni un po’ lunghi e morbidi sulla caviglia. Il tema dominante è la fluidità dei tessuti, carezzevoli e lussuosi, unita a un’attenzione da veri perfezionisti per il basic e l’essenzialità, che si esplica anche nell’uniformità dei colori e delle nuance.

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