Sanremo 2013, le scarpe sbagliate di Luciana Littizzetto, Malika Ayane e Simona Molinari

Per quanto possa essere bello un abito se gli accessori sono sbagliati tutto l’outfit ne risente, a volte in modo molto significativo come sta accadendo durante questo Festival di Sanremo con le protagoniste incapaci di scegliere ed abbinare al proprio abito la scarpa giusta, in grado di esaltare ancora di più il loro look. Piuttosto fanno il contrario: o scelgono modelli che non c’entrano assolutamente nulla con quello che indossano o, peggio, calzature che le involgariscono un bel po’. Ma facciamo nomi e cognomi di chi non ha capito che sono proprio gli accessori a fare sempre la differenza in un look.

Cominciamo, naturalmente, dalla conduttrice, la vulcanica Luciana Littizzetto, in questi giorni, per quanto riguarda i suoi abiti, sulle montagne russe del fashion, in un continuo up & down tra abiti che le donano moltissimo e altri che starebbero male a chiunque e non si sa con quale criterio lei o la sua stylist li abbiano mai potuti scegliere. Rizieri è un nome nuovo tra gli shoes designer e ammirando i suoi lookbook ci siamo spesso innamorate dei suoi modelli, ma perché realizzare su misura per Luciana Littizzetto, che porta il 33 e mezzo, delle scarpe totalmente inadatte a un tipino esile come lei, abituata a farsi vedere in giro con semplici ballerine o al massimo delicate scarpette con piccolo tacco proporzionate al suo fisico?

Luciana Littizzetto è già colpevole di fashion crime per indossare ogni sera del Festival, e nessuno sa perché, dei collant neri super coprenti che tolgono un bel po’ di stile a tutto ciò che indossa (ha freddo? le hanno detto che il nero smagrisce? O assurdamente suggerito che con calze nere l’abito per contrasto risalta di più?mah…), figuriamoci se, poi, ai suoi piedi, anzi piedini, come, purtroppo, constatato in tutte queste tre sere di Festival, ci sono anche delle maxi zeppe con plateau esagerato, più adatto a dive dalle curve pericolose e a donne dalla femminilità molto più pronunciata ed esuberante. Sarà anche bassina, ma che c’è di male? Lei non è lì per fare la valletta o per presenziare come ospite per pochi minuti sul palco: deve resistere ore su quei trampoli e immaginiamo già i suoi sospiri di sollievo quando esce di scena per far esibire i cantanti in gara e dietro le quinte può sedersi per far riposare un po’ i piedi… Ieri sera, però, Luciana Littizzetto ha osato l’inosabile: collant coprente 100 denari abbinato a sandali rossi incrociati con plateau e zeppa. Il rosso e il nero. Incredibile. Quando per pochi minuti si è seduta sui gradini per palco per parlare con il pubblico, l’abito di Gabriele Colangelo è parso completamente offuscato da quelle scarpe così sproporzionate da far sembrare la conduttrice quasi una nuova Minnie. Per la silhouette della Littizzetto e per il bene di ciò che indossa sarebbero stati perfetti dei classici sandali decoltè, anche in vernice nera, con qualche luminoso dettaglio glam: il classico non è sempre sinonimo di noia e il nuovo non è sempre sinonimo di stile

Peggio di Luciana Littizzetto ha fatto solo Simona Molinari che solo gli dei sanno cosa possa averla spinta ad indossare sotto una creazione rosa shocking di Antonio Martino Couture, con grande balze a cascata laterali che nascondevano una minigonna con decor di paillettes argentate, a indossare dei sandali blue open toe con maxi plateau completamente rivestite di glitter e paillette. A parte il modello, che definiremmo da “divetta d’avanspettacolo”, per nulla elegante, anzi tutt’altro, nonché banale e reperibile in copia low cost su ogni bancarella d’Italia o store cinese, se preferite, è la totale incapacità di fare i giusti abbinamenti cromatici a sorprenderci in negativo. Chi va a Sanremo prepara accuratamente i suoi look e ogni scelta è ponderata a tavolino con gli stylist. A chi può essere venuto in mente che quel colore potesse andar bene sotto un abito rosa shocking? Bastava un bel sandalo argentato o nella stesa tonalità di rosa dell’abito e oggi Simona Molinari non comparirebbe in questa lista degli “orrori” fashion.

Che dire, infine, di Malika Ayane che, dopo le scarpe super fetish esibite durante la seconda serata sotto l’elegante abito di Lorenzo Riva, ieri ha sbagliato tutto ciò che poteva, tranne i capelli? Finalmente scomparsi i boccoli alla Marilyn Monroe, in quella specie di giallo paglierino in cui ha tinto i suoi ex favolosi capelli neri naturali, ieri si è presentata in scena con un lungo abito nero assolutamente informe, quasi un lungo sari drappeggiato alla meno peggio con sul collo un maxi fiocco come unica nota glam di uno dei peggiori look di questo Festival di Sanremo 2013. Ma, in realtà, il vero peggio doveva ancora venire e l’abbiamo notato tutti appena la cantante italo-marocchina ha sollevato un po’ l’abito mostrando degli ankle boots color beige che non c’entravano assolutamente nulla né con il colore né con il mood dell’abito. Assolutamente senza parole.

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