Lady Gaga premiata Fashion Icon, lo merita per davvero?

viktor perla

Lady Gaga con le sue stravaganze e i suoi outfits in bilico tra l’originalità e la l’assurdità è diventata il personaggio più chiacchierato del momento, i suoi album sono stati un successo strepitoso ed ora con il lancio del nuovo disco riesce ogni giorno ad essere notizia. Un fenomeno sociale senza precedenti con milioni di adolescenti che si identificano con il suo bizzarro e contraddittorio personaggio riconoscendosi nella sua diversità, pur così essendo una nuova massa.

A Lady Gaga le è stato attribuito il merito di essere riuscita ad unire moda e musica come nessun artista era riuscito prima, ma è stata davvero lei? Solo qualche anno fa la mitica Lady Gaga era una comunissima e discreta giovane, evidentemente con talento, la sua voce è pazzesca e su questo non c’è dubbio, che si esibiva cantando e suonando il pianoforte. Capelli scuri e look acqua e sapone per la solista Stefani Germanotta finché non è diventata un puro prodotto dell’industria discografica. Quanto della Gaga che vediamo e adoriamo è suo e quanto appartiene al suo personaggio?

Impossibile dirlo giacché la star non esce mai fuori dall’interpretazione, ogni sua apparizione in pubblico è un letterale show che fa parlare di lei nel quale è la stravaganza la vera protagonista. Forbes l’ha nominata il personaggio più influente del mondo e il Council of Fashion Designers of America le ha dato il premio onorifico di fashion icon che le sarà consegnato il 6 di giugno nella celebrazione dei Fashion Awards.

Ma è veramente lei a meritarlo per la sua strepitosa interpretazione o sarebbe il suo splendido team artistico a meritarlo? Il talento è tutto suo ma quando si ha un team che lavora e pensa per te a chi va veramente il premio? E se Gaga fosse solo Stefani ora sarebbe famosa? Dispiace pensare che, senza l’aiuto di personaggi emblematici, come il suo personal stylist Nicola Formichetti e il suo manager Troy Carter, la giovane artista poco avrebbe meritato dell’etichetta di fashion icon, ma è un’indubbia verità.

foto: MARCEL THOMAS/GETTY