Amy Winehouse, storie di ordinaria speculazione

amy winehouse foto inedite post mortem e speculazioni sul suo decesso

Popstar, morta giovanissima in modo violento. Entrata a far parte di diritto del Club 27, che annovera personalità della musica decedute alla verde età di 27 anni, soprattutto per droga. Praticamente una miniera d’oro per discografici e parenti serpenti: la madre di Amy Winehouse ha dichiarato di essere sempre stata consapevole che la figlia non stava affatto bene, difatti non ha perso tempo a scaricarla e lasciarla sola. Adesso i diritti delle sue canzoni le frutteranno denaro a non finire e una rendita illimitatata per tutta la vita.

Non che la speculazione dopo la morte di una persona nota sia un fatto che susciti clamore: è una triste prassi e nessuna celeb sfugge a questo becero meccanismo. Ma in questa redazione continuiamo a indignarci, almeno un pochino, quando siamo di fronte a palesi ipocrisie e sciacallaggi mediatici. Ultimo scoop post mortem, le foto inedite di Amy ritratta dal controverso e famosissimo Terry Richardson. Risalgono al 2007, ma guarda caso sono state diffuse sul blog del fotografo solo adesso.

Negli scatti Amy è ritratta di fronte a un muro bianco, i colori e le ombre sono nette e nitide, come nello stile tipico di Richardson. Niente ritocchi con Photoshop: evidenti le smagliature sui seni, il sorriso largo e contagioso mancante di un molare e tutte le umane imperfezioni. Amy è immortalata mentre fa il verso a una gallina che tiene stretta in braccio, con le spalline del reggiseno turchese lasciate abbassate sotto un corpetto animalier, con fiori bianchi tra i capelli cotonati e a scambiarsi un bacio sulla bocca con l’ex marito Blake Fielder-Civil.

Una Amy dagli abiti succinti ed eccessivi, irriverente, divertente e divertita come è sempre apparsa, d’altronde. Niente di nuovo sul fronte, ma a pubblicarle come inedite dopo la sua morte – c’è da scommetterci – Terry Richardson ha visto crescere i suoi contatti e le richieste di shootings. Non che un fotografo che ha immortalato anche l’attuale Presidente degli Stati Uniti ne abbia bisogno, intendiamoci, ma farsi pubblicità e accrescere il proprio portfolio è sempre una strategia vincente e un investimento per il futuro.

Non appena è stata ufficializzata la morte di Amy è apparso un tweet di Microsoft che invitava gli utenti a darle l’ultimo saluto così:

Ricorda Amy Winehouse scaricando l’innovativo ‘Back to Black’ di Amy Winehouse su Zune

Il PR britannico di Microsoft ha dovuto porgere le sue scuse, dichiarando che l’intento non era affatto quello di voler speculare sopra il decesso violento di una giovane ragazza, traendo così il massimo profitto dalla gallina dalle uova d’oro che è diventata appena esalato l’ultimo respiro. E’ stato solo un fraintendimento da parte dei benpensanti, in altre parole, ma nel frattempo i downloads della canzone si sono impennati e nelle casse Microsoft sono piovuti non pochi soldi. Singolare casualità: e pensare che per la multinazionale era solo un gesto affettuoso di commiato.

Un altro emblematico esempio di tempismo non voluto è la sezione allestita in tutta fretta da Amazon a celebrazione della cantante soul. Ma anche stavolta, a detta di chi ha ideato tutto, non è che un ennesimo (e fruttuoso) modo per commemorarla e ricordarla con affetto, che nulla ha a che vedere con la visibilità e il denaro.

Siamo così abituati a convertire anche le emozioni in denaro e possibilità di guadagno che a volte non ci accorgiamo della bassezza morale che ci circonda: per quel che vale Modalizer riesce ancora a distinguerla, nonostante per alcuni questo atteggiamento potrà sembrare solo banale buonismo.

Photo credits: terrysdiary.com
Per vedere le altre foto trovate la gallery qui sul blog di Terry Richardson