Georgia May Jagger protagonista dell’adv a/i 2013 di Material Girl

Georgia May Jagger, figlia di Mick Jagger e della famosa modella anni Settanta Jerry Hall, è la protagonista dell’adv a/i 2013 del brand Material Girl. La griffe ideata da Madonna e da sua figlia Lourdes continua a far parlare di sé, ma soprattutto ad esistere.


A quanto pare, non si è trattato di un capriccio momentaneo della figlia della pop star che sembra davvero avere il pallino della moda. D’altronde, con una madre che, in trent’anni di carriera ha rivoluzionato il mondo dello spettacolo con i suoi continui cambiamenti di look, non poteva essere altrimenti.

La nuova campagna promozionale è stata lanciata questo mese, mentre la linea sarà in vendita esclusivamente nei grandi magazzini “Macy’s” negli Stati Uniti e in quelli della catena “The Bay” in Canada. Per quanto riguarda l’Europa ancora non si hanno notizie. Georgia May Jagger è stata scelta personalmente da Madonna come volto ideale per incarnare lo spirito della collezione disegnata dall’amata primogenita detta “Lola“.

In effetti, la figlia di Mick Jagger, famosa per le sue labbra voluttuose ereditate dal papà, è perfetta per interpretare al meglio lo spirito di una linea che alterna il mood romantico a quello più apertamente rock’n’roll. La griffe “Material Girl” ha preso il nome da quello di una famosa hit anni Ottanta di Madonna ed è il giusto compromesso tra i gusti della madre e quelli della figlia. Pensata come una linea per teenager, può essere interpretata anche come una collezione per nostalgici degli anni Ottanta e primi anni Novanta quando Madonna dominava le classifiche di tutto il mondo.

Il target, quindi, è piuttosto trasversale e chiunque può trovare, tra abitini floreali e romantici o in tartan dall’allure più aggressiva e tagli asimmetrici il capo che più le si addice. Non mancano in collezione, come si può notare dalle immagini, dei bellissimi chiodi dalla linea skinny e stivaletti da rocker, scarpe con zeppa e persino ballerine. Ce n’è per tutti i gusti, insomma. Non resta che vedere l’impatto che la collezione avrà negli States e poi tirare le somme per capire se la griffe ha davvero un futuro o se è stata solo una meteora fashion in salsa anni Ottanta.