Leonarda Designs collezione a/i 2011 2012

Leonarda Langiano, o meglio, Leonarda Designs. La ricordate? Si tratta di una brava fashion designer che, oltre ad essere impegnata nel settore della moda, è anche un’ artista invitata alla Biennale di Venezia.

“Leonarda sa condensare il suo estro in bijoux capaci di vestire una donna”

dicono dalla maison, e di fatto i suoi monili hanno una marcia in più. Modalizer ve li presenta insieme ai segreti da cui è nata la collezione del prossimo autunno inverno 2011 2012.

Partiamo dalla materia prima di questi gioielli.

Leonarda Designs li realizza come pezzi unici costruiti con quanto la terra offre, dall’osso triturato lavorato ad arte, al rame, dall’alluminio all’ argento, tutti martellati a mano.

“Raffinatezza e materia, spirito grunge e noblesse allo stesso tempo”

sono le caratteristiche di questi monili in cui ogni pezzo è disegnato dall’artista e poi realizzato dalle tribù Maasai nei dintorni di Nairobi. Qui Leonarda Langiano ha fondato un laboratorio creativo.

Insomma: moda, sostenibilità e progetti per un futuro migliore, anche per quelle donne lontane nello spazio e dalla nostra idea di fashion.

E Leonarda Design, in questo autunno inverno 2011 2012, ci dimostra che tutto è moda e arte:  anche questa linea, infatti, è una sapiente sintesi tra design contemporaneo e ispirazione dal Continente Nero. Un’energia che viene dalla terra per bijoux

“Squisitamente moderni, eppure profondamente suggestivi grazie a una potenza espressiva regalata da forma e materia”

éla definizione corretta. D’altronde, quando l’arte nasce dalla passione, il successo e l’originalità sono garantiti!

Leonarda Langiano è infatti un’artista che dipinge, che scolpisce, che crea oggetti fin da quando è adolescente. Un giorno però decide di incanalare la sua vena creativa nel mondo dei monili, e lo fa mossa da una doppia spinta: da un lato, l’amore per la terra che l’ha adottata negli ultimi trent’anni, l’Africa appunto; dall’altra, la sua visione da designer europea amante dell’astrattismo e della pittura surrealista dall’altro.

Il risultato è pazzesco: dai prodotti della terra nascono raffinati monili dove i pezzi forti sono l’irregolarità del tratto e l’imperfezione della chiusura. Veri elemento-gioiello uno diverso dall’altro, tutti costruiti con l’osso triturato, ridotto in polvere, lavorato ad arte e trasformato in grosse cialde, parallelepipedi, bossoli che si insinuano tra i pezzi di metallo battuto per creare collane/abito. Ma ci sono anche rame, alluminio, argento, martellati a mano, colati in piccoli rivoli e forgiati in foglie, cuori, fiori, lance a rammentare la matrice guerriera dell’Africa.

Si tratta di elementi minerali (pietre dure, elaborate fino a diventare elementi affini al mondo di Leonarda), dove i veri must to have sono i beads, grosse perle tratte dalla frantumazione e polverizzazione del vetro e dell’osso, messe insieme da contorsioni funamboliche di corda “cruda” o magnificati da giunzioni di metallo artistico.

E che dire delle Leo Scarfs? Sono cascate di colore vivido, sciarpe formate da piccole perline policrome alternate a semi di pietre dure e minuterie metalliche, capaci di formare sipari ondeggianti, densi di solarità, capaci di adagiarsi sul corpo come un abito.

“Talvolta monocrome, a enfatizzare la potenza dei verdi opalini, dei blu profondi. O semplicemente a sancire l’eleganza del total white”

A complemento, ecco il mondo dei bracciali: sono in corno, modulati secondo la tradizione materica africana ma con iniezioni di gusto occidentale grazie a dettagli d’argento, piccole borchie, pavé di metallo martellato.

Ammirarle da vicino? Eccole nella nostra gallery. Con tutta questa Africa intorno al collo, l’inverno della prossima stagione sarà una magnifica cascata di colore e natura.