Milano Fashion Global Summit: gli interventi di Ferragamo, Gucci e Yoox

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Nella giornata di ieri si è svolta un’importantissima iniziativa che ha visto protagonisti illustri nomi del mondo fashion nazionale e internazionale: per la decima edizione di Milano Fashion Global Summit l’argomento è stato, come abbiamo visto ieri nel post di presentazione all’evento, Options of Luxury, The Voice of China, Evoluzione dei consumatori, stile, produzione, distribuzione e investimenti. Vediamo insieme alcuni degli interventi più significcativi della mattinata.

Michele Norsa, CEO & Group Managing Director (gruppo Salvatore Ferragamo) fa una giusta riflessione sulle opportunità che un mercato come la Cina offre, grazie alle sue infrastrutture e all’impressionante crescita demografica:

Per aziende come la nostra è essenziale affrontare la crisi concentrandosi sui mercati globali con maggiore potenziale di crescita, come la Cina. Un Paese che ha più di 150 città con un milione di abitanti, è un paese con un numero altissimo di viaggiatori, 60-65 milioni di cinesi che viaggiano prevalentemente verso Hong Kong e verso l’Europa e ha un potenziale di crescita attraverso infrastrutture, aerei, treni e aeroporti che ci lascia tranquilli per la crescita del lusso per i prossimi anni

Patrizio di Marco, Chirman & CEO di Gucci, focalizza l’attenzione sull’eccellenza che contraddistingue il Made in Italy e sulla necessità di esportare anche in Cina e nei mercati in forte crescita  il know how che ha reso la produzione italiana tra le migliori al mondo

Quello che vogliamo comunicare all’esterno sono l’expertise, l’artigianalità, la tradizione e il lavoro che ci sono in ogni singolo capo che è figlio della nostra storia aziendale. Abbiamo sentito la necessità di cambiare la percezione del marchio, perché generalmente i clienti si avvicinano a un marchio come Gucci per la sua notorietà, ma noi vogliamo far loro scoprire il lavoro che c’è dietro

Federico Marchetti, Founder & CEO, Yoox Group ha incemtrato il suo intervento sullla strategia di penetrazione di Yoox nel mercato cinese, una realtà nuova e ancora tutta da conoscere ed esplorare. E’ importante, per Marchetti, adottare politiche local nonostante la situazione in cui ci si muove sia global, che tengano conto delle dinamiche proprie del territorio e delle caratteristiche dei consumatori:

Dal 2006 stiamo sviluppando in Cina una trentina di negozi on line monomarca. E’ un lavoro lungo, perché pur essendo presenti a livello globale in più di 100 paesi, vogliamo sviluppare ogni mercato localmente. Questo significa adattare tutto al singolo mercato: prezzi, sistemi di pagamento, taglie, marketing, comunicazione, eccetera. L’importante è muoversi sempre in un’ottica di lungo termine. Per quanto riguarda la Cina in particolare abbiamo aperto a Shanghai il nostro primo negozio online monomarca in partnership con Armani, il primo progetto del genere nel paese, e ora stiamo sviluppando un progetto a lungo termine con Vogue Cina, per vendere online i marchi del lusso cinese