Milano Moda Uomo: lusso e glam per Roberto Cavalli, Missoni e Versace

Proseguono le sfilate di Milano Moda Uomo 2013 e in passerella sfilano Roberto Cavalli, Missoni e Versace, tra i grandi nomi del made in Italy più attesi in passerella. Ambiente ovattato, candele profumate, ma anche le note blues dal vivo dei Cyborgs per la sfilata dello stilista Roberto Cavalli che, insieme a Dolce & Gabbana, mette a segno una delle sfilate più riuscite di questa edizione milanese.

In un allestimento sontuoso e glamour, la nuova collezione a/i 2013-14 è rivolta a un pubblico di intenditori e, a sorpresa, benché il nome di Roberto Cavalli sia da sempre legato al mondo delle stampe e, soprattutto, dell’animalier, tutto l’universo jungle, così caro alla maison, è stato artisticamente destrutturato e riutilizzato come pattern solo per camicie e cravatteria, mentre la pelle, soprattutto il coccodrillo e il pitone, è l’ispirazione principe di capispalla assolutamente deluxe.

Il tuxedo, immancabile nell’armadio del gentleman di oggi, è il simbolo della nuova collezione di Roberto Cavalli, con tutto il relativo corollario di favolosi papillon (che spuntano, in modo stravagante, da sotto il colletto), gemelli, fasce di seta da applicare in vita e slippers ironicamente tempestate di paillettes. Perché Roberto Cavalli punta sì sull’alta sartorialità, ma mai ingessata e sempre glam rock, come da tradizione della maison fiorentina.

Sfilata decisamente più in sordina da Missoni, dove tutti sono profondamente scossi dalla misteriosa scomparsa di Vittorio Missoni, figlio di Ottavio e Rosita, fondatori della griffe. Niente applausi finali e silenzio durate la sfilata che ha celebrato il sessantesimo anniversario della maison lanciando come mood l’idea di un uomo innamorato dell’avventura e del mito del viaggio. In passerella tutte le suggestioni del Gran Canyon e via libera assoluta a mocassini, giubbotti in camoscio e filati naturali liberamente ispirati ai nativi americani. Non mancano, insieme alle calde ed avvolgenti lane idrorepellenti e al sempre elegante mohair ritorto, diversi look sportivi da città con denim e felpe naturalmente realizzate nelle celebri fantasie a maglia di casa Missoni.

Assolutamente iperlussuosa, trasgressiva e volutamente sopra le righe, invece, la collezione uomo di Versace che esaspera il concetto di dandysmo. Mentre la maglieria è attillata e stretta in vita, i capispalla hanno maxi volumi e sono realizzati preziosamente sia in cachemire che in pelliccia come visone rasato e volpe, con spalle molto ampie e allure anni Novanta.

Si direbbe che Donatella Versace voglia riconquistare il cuore delle rockstar che negli anni Novanta la maison vestiva praticamente in blocco al punto che non c’era star che per essere davvero considerata tale non indossasse un capo di Gianni Versace, così diverso, barocco e speciale. Ma forse oggi i tempi sono davvero cambiati, anche per i divi è tempo di sartorialità e la seduzione maschile non può coincidere con bermuda da indossare con stivali da cowboy sotto eleganti cappotti o, addirittura, tutine underwear in pizzo stretch viste sulla passerella della maison. Molto meglio, quindi, puntare l’attenzione sui bei completi proposti da Versace in principe di Galles, spigati e gessati, abbinati, a differenza di quanto fatto da Roberto Cavalli, anche con pants in stampa animalier a contrasto.

Photo Credit | Vogue