Missoni, ritrovato l’aereo a Los Roques

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La tragica vicenda che ha visto coinvolto Vittorio Missoni circa 10 mesi si è conclusa con il ritrovamento dell’areo e l’inizio del recupero dei corpi dei passeggeri dell’Islander YV2615U scomparso lo scorso 4 gennaio mentre era in volo verso Caracas.

Il bimotore sul quale viaggiava Vittorio Missoni, figlio di Ottavio, fondatore dell’omonima maison, insieme alla compagna Maurizia Castiglioni, Guido Foresti, Elda Scalvenzi era improvvisamente scomparso dai radar nei pressi di Los Roques, su quel tratto di mare ormai divenuto famigerato proprio per questo motivo.

L’aereo è stato localizzato il 26 giugno scorso sulla rotta tra Los Roques e l’aeroporto di Caracas dalla nave Sea Scout a 76 metri di profondità, il relitto era in pessime condizioni e fin dalle prime indagini si è potuto costatare che la carlinga era spezzata in più punti. Lo scorso lunedì sono state avviate le operazioni di recupero dei corpi dei passeggeri, rimasti tutti intrappolati all’interno del velivolo.

Le operazione di recupero dei corpi sono portate avanti da un team composto da esperti venezuelani ed italiani e saranno portate avanti fino al recupero completo dei corpi e del relitto dell’aereo.

E’ ancora troppo presto però per dare conferma ufficiale che i resti riemersi siano davvero di Vittorio Missoni e del resto dei passeggeri del suo volo, sono infatti ancora in corso gli accertamenti scientifici che potranno confermare il smentire l’ipotesi. Nel frattempo anche Tania Caputi, ex moglie di Vittorio Missoni, fa sapere che nessuna autorità italiana  venezuelana li ha contattati per dare notizia ufficiale che i resti umani recuperati nel relitto dell’Islander YV2615U siano quelli dello stilista.

Photo by Stefania D’Alessandro/Getty Images