Vogue Italia contro i siti e i blog pro anoressia

Firma contro i siti e i blog pro anoressia!: questa è l’interessante iniziativa promossa da Vogue e in particolare da Franca Sozzani contro l’emergere di spazi su internet dove si celebra questo fenomeno. Vogue Italia, il giornale per antonomasia che si occupa e promuove l’estetica, il visuale e il bello, ha deciso di utilizzare la sua autorità e il suo bacino di utenza sul web per combattere l’anoressia e raccogliere le firme con l’obiettivo di far chiudere questi siti. Una proposta importante che va appoggiata e sostenuta, soprattuto perchè avanzata da un simbolo della moda che spesso è stata incolpata di essere una delle cause principali di questa malattia.

Il direttore di Vogue ha affermato:  Leggendo che oggi si incolpa Facebook come causa principale dell’anoressia e non ritenendo possibile che un social network da solo possa prendersi carico della diffusione di questo fenomeno, mi sono documentata e ho trovato che ci sono migliaia di siti e blog pro-anoressia che non solo supportano questo male, ma spingono i giovani alla competizione sulla loro ‘forma fisica.

Ci sono moltissimi blog dove ragazze non solo raccontano di ispirarsi a  un modello anoressico di bellezza, ma danno anche consigli e istruzioni su come perdere peso. Insegnano come vomitare, rifiutare il cibo, consigliano diuretici e lassativi. Il problema è che questi siti sono alla portata di tutti, soprattutto delle adolescenti disorientate che cercano modelli o risposte alle lore domande tipiche di un’età così difficile. Un’interessante ricerca, pubblicata sull’American Journal of Public Health, ha trovato nei diari di queste ragazze una miniera di pericoli di facile accesso a chiunque si colleghi a internet: l’80% dei siti pro-anoressia è dotato di applicazioni interattive (come i contatori di calorie), l’85% pubblica foto di donne scheletriche a cui ispirarsi, l’83% dà consigli per dimagrire velocemente e su come impegnarsi nell’obiettivo di avere il totale controllo del proprio corpo per arrivare a 45 chili o meno.

Gli autori della ricerca aggiungono però, che questi blog devono essere considerati anche come delle urla di aiuto, un modo diverso per esprimere i propri turbamenti, invece di gestirli con i tradizionali modelli di cura come la psicoterapia. L‘ABA (Associazione Bulimia Anoressia) fondata da Fabiola de Clercq, nel 1990 è una delle realtà più affidabili per il trattamento delle ragazze che hanno capito di avere bisogno di aiuto. Per contattarli c’è un numero verde: 800 16 56 16.

La campagna di Vogue rispecchia perfettamente l’impegno del mensile nel promuovere il benessere di tutte le donne, denuncianso i pericoli insiti nel voler seguire un modello distorto di falsa bellezza, che mette in pericolo la vita di molte giovani. Per partecipare alla raccolta firme, basta andare sul sito di Vogue e lasciare il proprio contributo.

Fonte: Vogue, Mara Vitali Comunicazione