Gucci festeggia i 60 anni del mocassino Loafer

Gucci Loafer 60 anni mostra

Nel mondo della moda non sono moltissimi i capi diventati, negli anni, vere e proprie icone indistruttibili dallo scorrere del tempo: tra questi cult c’è, sicuramente, il celebre Loafer, il mocassino inventato da Gucci e diventato un simbolo di eleganza casual. Una mostra ne celebra il sessantenario.

Cosa caratterizza un capo-icona? Prima di tutto, nel momento in cui nasce, una sorta di rottura con il passato o, comunque, una forte componente innovativa: è stato così per il tailleur Yves Saint Laurent, che per la prima volta fece vestire le donne con un capo prettamente maschile regalando una carica di sensualità mai vista. E così è stato anche per la giacca destrutturata che Giorgio Armani inventò negli anni Settanta e per i completi in lana di Chanel con il blazer senza colletto. Un altro comun denominatore è la trasversalità e il fatto di essere trans-generazionali: in altre parole, non passano mai di moda ed è difficile che non piacciano o non stiano bene a qualcuno.

Il mocassino Loafer fu creato nel 1953 da Aldo Gucci, figlio di Gucci, quando decise di ampliare l’azienda con un’espansione nel settore delle calzature. Il pellame pregiato e morbidissimo, la vestibilità assoluta, il morsetto frontale con la doppia G furono i fattori determinanti dell’enorme successo. Negli anni si sono susseguite numerose varianti, da donna e da uomo, in differenti materiali tra cui vitello, camoscio, vernice, pitone, struzzo, coccodrillo. Le più celebri star le hanno portate e, dal 1985, fanno parte della collezione permanente del Metropolitan Museum of Art. A Firenze una mostra ne ripercorre la storia, con un’esposizione di scatti dal bianco e nero fino alle fotografie di Jodie Foster, Madonna e Brad Pitt.

Frida Giannini, direttore creativo di Gucci, ha così commentato il concept della mostra:

Il mocassino con morsetto ha vissuto molte vite dalla sua creazione 60 anni fa, guadagnandosi un posto importante come elemento chiave sia del guardaroba maschile che di quello femminile. Il motivo col doppio anello e la barra ripreso dai finimenti equestri è una fonte infinita d’ispirazione