Kate Winslet e la lega anti botox

kate winslet British Anti Cosmetic Surgery League

Nulla per un’attrice, e questo la bravissima Kate Winslet lo sa bene, è più importante della sua mimica facciale. Fin dai primi passi nelle scuole di recitazione o direttamente on stage, chi interpreta un ruolo sa che il plauso del pubblico dipenderà dall’intonazione drammatica che saprà dare alla battuta e da come saprà accompagnarla dall’espressione più giusta e pertinente.

Lanciata nell’Olimpo dei divi dal successo strepitoso di “Titanic”, Kate Winslet, oggi 35enne, ha passato la vita a dimostrare di avere talento come attrice e non solo di essere capitata giovanissima al posto giusto nel momento giusto accanto all’astro nascente Leonardo Di Caprio sul set del mitico kolossal di James Cameron.

Vincitrice nel 2009 di un premio Oscar come migliore attrice protagonista per il film “The Reader”, l’attrice inglese ha sempre scelto di girare, a dispetto del sistema delle major hollywoodiane, film d’autore e indipendenti che le hanno permesso di costruirsi una solida reputazione come attrice. Una reputazione che intende mantenere non ricorrendo mai alla chirurgia plastica, come ha recentemente annunciato in un’intervista al Daily Telegraph, scagliandosi contro le sue colleghe, che arrivate agli “anta”, si fanno prendere dall’ansia e si botulinano il volto, sperando così di assicurarsi ancora qualche anno di carriera.

Perché, ammettiamolo, i ruoli interessanti per donne non più giovani, a differenza dei loro colleghi, sono davvero rare. L’uomo da sempre è come il buon vino per Hollywood: invecchiando migliora. Mentre la donna è bella solo se giovane e tonica. Ma con il botulino, come dimostrano gli eccessi di attrici come Nicole Kidman, Meg Ryan, Demi Moore e Courtney Cox, i muscoli facciali si paralizzano e un’attrice non riesce più ad esprimere emozioni con il proprio volto. Ossia, recitare!

Ma molte, di fronte allo spettro di una carriera ormai al tramonto, sono disposte ad esporsi a questo rischio, sottoponendosi prima al giudizio della gente e dei magazine di gossip a cui non sfugge il ritocchino e poi a quello della critica cinematografica che sarà impietoso con la quarantenne con ‘paresi’ facciale che si spaccia per appena trentenne o addirittura ventenne.

Perché il ritocchino proprio non serve a nulla, l’imbroglio è sotto gli occhi di tutti e, francamente, è piuttosto umiliante per una donna farsi iniettare del veleno in pieno volto pur di continuare a esser parte di un meccanismo che non ha alcun rispetto di lei come persona. Hollywood vende solo dei prodotti. Con scadenza.

Gli uomini, in genere, sono a lunga conservazione. Le donne no, a meno che, come Kate Winslet, non decidano che è giusto che il tempo faccia il suo corso sul loro volto, sperando di trovare sempre parti interessanti grazie al loro talento e non al loro corpo. Come insegnano i casi felici di attrici come Meryl Streep e Judy Dench.

Kate Winslet, a cui i ritocchi proprio non piacciono, nemmeno quelli digitali, come dimostrò nel 2003 quando accusò la rivista GQ di aver modificato la sua foto in copertina per farla sembrare più magra, ha deciso così di fondare la “British Anti-Cosmetic Surgery League”, una lega anti-botox che ha visto subito aderire le colleghe Rachel Weisz, 41 anni ed Emma Thompson, 52 anni.  Speriamo che tante altre dive aderiscano a questa lega e che le donne non si sentano più ‘colpevoli’ di invecchiare.