Scarpe scultura Rizieri, limited edition per San Pietroburgo

Nel cuore della Russia c’é tanto di italiano, e la moda celebra quel “tanto” con una speciale limited edition di stivali e scarpe firmate Rizieri, o meglio, con due creazioni che potremmo definire al limite tra moda ed architettura.

Provate ad immaginare un luogo da favola dove vi piacerebbe trascorrere un romantico Natale sotto la neve. Care lettrici di Modalizer: cosa ne direste di diventare delle contemporanee zarine del 2010!? Questo si preannuncia proprio l’inverno giusto dato che, esattamente quest’anno, la magnifica città di San Pietroburgo compie 300 anni. A spegnere le importanti candeline c’é anche uno dei simboli più rappresentativi della ex Leningrado, il meraviglioso Palazzo di Inverno, nel quale, “non so se sapevate”, ma batte un cuore Italiano. E Rizieri ce lo ricorda così.

San Pietroburgo, la città definita “il sogno proibito di ogni studente di architettura “, compie 300 anni. Per decretarne la sua grandezza, lo zar Pietro Il Grande aveva chiamato attorno a sé alcuni architetti italiani tardo barocchi: era loro il compito di realizzare quella che sarebbe dovuta diventare la Magnifica Capitale. Francesco Bartolomeo Rastrelli (Firenze, 1700 – San Pietroburgo, 29 aprile 1771) figurava in quell’enclave di talenti e fu lui l’artefice del famoso – e meraviglioso – Palazzo d’Inverno, sviluppato in stile barocco rastrellesco.

300 anni dopo, quella famosa copertura delle cappelle con lamine di rame dorato, le decorazioni in stucco, gli affreschi ricchi di simbolismo e lo sfoggio di dettagli preziosi tornano nella ispirazione della maison calzaturiera Rizieri, che per la sua limited edition Rizieri 2010-11 ha realizzato capi in pelliccia memnori di quelli tipici dell’epoca, ed un modello di open toe in pelle laminata oro-rame, con tanto di plateau, dettagli in passamaneria vintage e tacco scultura. In alternativa, la limited edition Rizieri per Sanpietroburgo propone uno stivale in suede con tacco e plateau in rettile stampato e gambale in eco – cincillà, che ricorda tanto quello dei cosacchi.

Si tratta quindi di capi che sono decisamente appariscenti e sfoggiano una ricchezza perfetta per il tema moda-arte-architettura in onore dell’evento russo; un po’meno se lo adattiamo al contesto metropolitano in cui ci troviamo noi, dove queste scarpe non sembrano “calzare a pennello”. Apprezziamo comunque l‘omaggio tutto made in Italy che ricorda un nostro illustre antenato, meritevole di aver portato alta la bandiera della creatività in uno degli Imperi più estesi e culturalmente dotti dei secoli passati. Detto questo: voi le indossereste mai!?