Quando le star scelgono l’eleganza e non il lusso ostentato

le celebs e le star scelgono l'esclusività e la qualità, al bando l'ostentazione e il lusso esibito

Sono (finalmente!) finiti i tempi in cui celebs come Paris Hilton andavano in giro griffate ostentatamente dalla testa ai piedi? A volte in modo che rasentava il ridicolo, con loghi sparsi ovunque come sono soliti fare i membri delle gangsta rap. Un’inversione di tendenza è certamente in atto, ma forse è azzardato dire che la rotta è del tutto cambiata: continueremo a vedere, come è ovvio e forse giusto che sia, le star vestite firmate di tutto punto.

Sia perché, fortunate loro, sono le stesse case a regalare accessori e abbigliamento per farsi pubblicità, sia perché appartengono ad un’elite che si può permettere il lusso. E’ cambiato però l’atteggiamento verso di esso: non più esibito, ma discreto e sottile, fatto spesso di dettagli iperchic e di nicchia, spesso vintage ed elegantemente esclusivi.

Ne abbiamo già parlato quando abbiamo visto gli outfits di Kate Middleton: si tratta di una strategia anche politica quella delle celebs o delle personalità politiche di mettere al bando l’ostentazione. In tempi di crisi si mostrano volutamente sottotono, più misurate nei lussi: da qui la scelta di Michelle Obama di vestire H&M per le interviste ufficiali o di privilegiare giovani stilisti emergenti come Jason Hu e Isabel Toledo.

Martina Frappi, giovane designer di Isabelle Martine il brand di borse che sta spopolando tra le celebrities d’Oltreoceano, così spiega e parla del fenomeno:

Le star iniziano ad appassionarsi a materiali di ottima qualità, dettagli accurati e lavorazione handmade e vanno alla ricerca di prodotti dal design fresco e dotati di quell’unicità che solo la lavorazione artigianale garantisce. Tutti elementi comuni al mondo della moda e degli accessori Made in Italy ma soprattutto degli stilisti emergenti

Il new luxury non trova la sua matrice nel prezzo, ma nella valenza emozionale che un oggetto rappresenta, parametro del tutto soggettivo e niente affatto legato al costo. Vincent Cassel lo afferma in modo perentorio nella geniale pubblicità della Lancia Y: l’ostentazione è morta […] Che cos’è il lusso? E’ il piacere che ti dà una cosa o è il fatto di possederla? […] A volte il vero lusso sta nelle cose più semplici […] Il lusso è un diritto.

Così, anche tra le star, trionfa l’home made (ancor meglio se Made in Italy), la produzione artigianale e di piccole dimensioni, il fatto su misura e solo per te, il lavoro sartoriale cucito addosso, la ricerca nei mercati dell’usato e nei negozi vintage di pezzi unici, storici e introvabili. Sembrerebbe che oggi lusso voglia dire esclusività, più che esosità: maggiore attenzione ai dettagli e alla qualità, alla fattura dell’assemblaggio e all’eccellenza della creazione che sta dietro il prodotto finito. E il lusso è saper riconoscere quest’eccellenza.