Ad AltaRoma sboccia la rosa di Renato Balestra

altaroma luglio 2011 renato balestra

Lo stilista Renato Balestra ha presentato ad AltaRoma la sua nuova collezione autunno-inverno 2011/2012 nella splendida cornice del teatro di Villa Pamphili. Ispirata al tema della rosa, nelle linee morbide e fluttuanti e nei dècor di abiti assolutamente glam e iperfemminili, ha incantato la platea di ospiti e  addetti ai lavori per lo charme delle sue soluzioni dall’allure rètro potentemente immaginifico.

Balestra non ha mai amato presentare nelle sue collezioni abiti squadrati e geometrici, preferendo sempre la fluidità dei drappeggi e la morbidezza dei volumi come una conditio sine qua non per ciò che reputa essere la vera alta moda che non è mai costrizione delle forme, ma valorizzazione del glamour che ogni donna possiede naturalmente.


La seduzione del colore si orienta verso nuance decise, dai forti e netti contrasti cromatici per una donna estremamente sicura di sè e del suo fascino. Morbide giacche in marabù in colori pop molto anni Ottanta si indossano su abiti di seta in colori a contrasto: verde mela con blu elettrico, giallo limone con il viola o con il famoso blue Balestra, il colore tanto amato dallo stilista della Dolce Vita.

La nuova collezione di Renato Balestra è sontuosa, chic ed elegante. Il tema della rosa, ricamata in rilievo con giochi di cristalli e tessuti mixati insieme con grande maestria sartoriale, alleggerisce il rigore minimal di abiti da cocktail neri e impreziosisce mise a corolla da grand soirée.

Per il giorno Balestra propone giacche lunghe e mantelle in morbida lana lavorate con intarsi di fiori. Molto belli i capispalla total black che a sorpresa scoprono fodere preziosamente ricamate con applicazioni floreali coloratissime.

Una collezione che è una sorta di giardino d’inverno, una rosa che nel caso di Balestra, a differenza dell’ultima collezione haute couture della maison Dior, sboccia armoniosa ed esalta la naturale femminilità della donna. Al glam dei completi dorati si contrappone in chiusura il romanticismo di un abito da sposa delicatamente intarsiato con il marabù, di grande impatto scenico.