Carla Bruni posa per Vogue France e scatena l’ira delle femministe

Carla Bruni, ormai ex Premiere Dame di Francia, torna al suo primo, vecchio amore, la moda e si fa immortalare in copertina di Vogue France come ai bei tempi quando era una delle top model più iconiche degli anni Novanta.

A giudicare dallo splendido scatto, firmato dal duo di fotografi Mert&Marcus, che la vede ammiccare in copertina con i suoi celebri occhi azzurri en pendant con una camicia in denim chiaro, sensualmente sbottonata, il tempo non sembra essere passato da quando era una delle regine assolute delle passerelle e del jet set internazionale, con i suoi amori tempestosi che riempivano le pagine della cronaca rosa di tutto il mondo.

Ma forse un po’ di tempo ne è passato sia per via dell’immagine che, seppur bellissima, appare chiaramente ritoccata al computer se confrontata con le foto della signora Sarzozy avvezza ai ritocchini estetici (maldestramente eseguiti) che con le idee borghese e conservatrici professate nella lunga intervista esclusiva rilasciata a Vogue France. Idee che hanno scatenato un putiferio sui social network alienandole le simpatie di moltissime donne. Carla Bruni ha, infatti, dichiarato, dall’alto del suo essere una ricca ereditiera della Torino bene, di non sentirsi per nulla una femminista e di non appoggiarne il movimento, sentendosi nel profondo una borghese che ama vivere un tranquilla vita di famiglia.

Parole quantomeno non sense se pronunciate da chi solo qualche anno fa era la regina degli scandali rosa che considerava la monogamia noiosa e che si dice abbia avuto il suo primogenito Aurelien nel 2001 dal figlio dell’uomo con cui conviveva. Secondo Carla Bruni la sua generazione non ha bisogno del femminismo. Ma di quale generazione parla l’ex modella? Di quella privilegiata cresciuta a Parigi tra mille agi come lei o di quella reale, delle sue coetanee, fiere battagliere del “Se non ora quando”, assediate da precariato e difficoltà quotidiane?

Quella dell’ex premiere dame francese è davvero una caduta di stile che sarà difficile cancellare dalla memoria delle donne, scatenate su Twitter in queste ultime ore per difendere i valori del femminismo. L’algida modella non ha mai riscosso molte simpatie femminili, anzi, meglio, femministe, data anche l’accusa spesso rivoltale di essere solo un’abile manipolatrice di uomini e di non essersi mai fatta alcuno scrupolo pur di raggiungere i suoi obiettivi, restando, però, in fondo, sempre una donna-oggetto: un tempo modella per far vendere abiti e oggi trofeo da esibire in pubblico dal marito politico. In questo senso, purtroppo per lei, l’immagine borghese e tradizionale di donna le si addice perfettamente.