Cristina Miraldi: ethno-chic e street style per la nuova collezione p/e 2013

La nuova collezione p/e 2013 di Cristina Miraldi è un mix effervescente di look casual da città pieni, però, di interessanti dettagli glam e couture che fanno di questo giovane brand uno dei più interessanti al momento sul mercato. Per tutti quelli che chiedono alla moda qualcosa di diverso da ciò che offre il mainstream del fashion system, con tutto il suo corollario di colori e tendenze di stagione, c’è sempre un’alternativa, a patto di saper cercare per imbattersi magari in nuove griffe pronte a offrire tutto quello che sul mercato non c’è. Ossia un’idea diversa e nuova e, con essa, la possibilità di indossare capi originali, poco visti in giro sia per colori che per design.

Non un’originalità che sfocia nell’eccentricità quanto piuttosto una diversa e consapevole scelta di stile. Luciana Littizzetto indossando all’ultimo Festival di Sanremo solo abiti di griffe giovani come Albino, Colangelo, Kristina T, Aquilano & Rimondi e Gianluca Pilotto ha voluto mostrare al grande pubblico televisivo, che non sempre coincide con quello fashionista, che in Italia ci sono tanti nuovi brand che meritano tutta l’attenzione non solo della stampa, ma, soprattutto, quella della gente la cui attenzione è spesso dirottata solo sui soliti grandi nomi sia del low che dell’high cost. In questo senso Cristina Miraldi è una scelta stilistica intelligente in cui approfondire il nostro senso della moda, libero di scegliere solo ciò che amiamo e che ci sta davvero bene.

Niente trend e diktat dall’alto: la nuova collezione p/e 2013 della designer è fresca e vera, pensata per una donna dinamica, coraggiosa e sicura di sé, oltre che colta e curiosa e, in questo senso, riflesso dell’anima stessa della talentuosa designer. Cristina Miraldi, infatti, è una designer che ama far interagire storia, letteratura e moda pur traendo ispirazioni dai giovani, dalla strada, dallo stile di vita delle nuove generazioni alle quali si rivolge. Il suo è un orginale mix di stili e tradizioni diverse che si integrano in un insieme armonico fatto di suggestioni etnico-figurative dove universi culturali diversi si contaminano a vicenda. L’Occidente abbraccia ispirazioni medioreientali e codici metropolitani confluiscono in quelli religiosi generando qualcosa di completamente nuovo per un look etnico rivisitato con precisione e cura.

I volumi sono importanti e le silhouette comfy e per nulla avvolgenti e costringenti, ma ampie e leggere. Molta attenzione è riservata anche alla scelta dei tessuti, come quelli cerati che esprimono la delicatezza degli intrecci e dei legni policromi, mentre le organze sono smaltate, i jersey laccati e le sete stropicciate. Davvero molto originale.

Photo Credit | press office Maximilian Linz